VITTORIO: ULTIME NOTIZIE.

    

     La prima notizia di stampa, letta stamani, mi ha portato a visitare il Blog di Vik dove, quasi pietrificato, ho potuto leggere il suo ultimo post pubblicato qualche giorno prima di essere ucciso, il 12 aprile 2011, dal titolo “””IL POGROM DI AWARTA””” , per denunciare lo stato d’assedio al quale da 31 giorni era sottoposta la popolazione di Awarta in seguito all’omicidio di 5 coloni israeliani dell’insediamento ILLEGALE di Itamar.  Sequestri, interrogatori, lancio di granate e violenze di ogni tipo continuano ad essere la normalità, da oltre un mese, per il piccolo villagio palestinese.

                                                   “””IL  POGROM DI AWARTA”

12.04.2011

“””Per il 31esimo giorno consecutivo dopo il massacro dei 5 coloni dell’insediamento illegale di Itamar,  IL VILLAGIO DI AWARTA RIMANE SOTTO ASSEDIO.

     UN VERO E PROPRIO POGROM COMPIUTO DALL’ESERCITO ISRAELIANO (spesso col sostegno dei coloni, la frangia più estremista e razzista del regime sionista di Tel Aviv), che ogni notte compie raid e rapisce civili palestinesi.

     150 donne sono state condotte con la forza via dal villegio nelle vicine basi militari per essere sottoposte a interrogatori e a test del DNA. Fra loro ci sono donne incinte, vecchie ultraottantenni, bambine.

     Durante i raid notturni i soldati israeliani danno sfogo alla loro natura di vandali LANCIANDO GRANATE, sfondando porte, SPACCANDO FINESTRE, DISTRUGGENDO CASE e SCORTE ALIMENTARI.

     A oggi, 71 palestinesi di Awarta risultano ancora sequestrati da qualche parte in Israele, fra di loro c’è anche Julia Mazen Awwad, 14 anni.

     Nella foto, la sorella di Julia, 6 anni, presa a calci dai soldati mentre cercava di impedire l’arresto della madre e della sorella.

     Restiamo Umani

     Vik da Gaza city “”” 


     Ho poi cercato, trovato e letto il testo pubblicato il 17 aprile a cura del portavoce dei coloni di Hebron che, richiamandosi alla Torah, invoca un castigo esemplare per i Palestinesi e, ovviamente, per i loro amici.

     E se fosse stato questo comunicato ad accendere il desiderio di intascare la vecchia taglia dei razzisti americani che non fu mai revocata dal tempo di “piombo fuso” nei riguardi di Vittorio Arrigoni?

     Per quanto mi riguarda è più di un sospetto!


     Ecco il delirante testo del portavoce dei coloni che moltiplica per mille la rappresaglia neonazista israeliana nei confronti dei Palestinesi:

“””I macellai di Awarta NON DEVONO POTER VIVERE ANCORA. Devono essere giudicati e giustiziati quanto prima. Come affermano i versi della Torah, il male deve essere bruciato. Coloro che li hanno aiutati, prima e dopo il massacro, DEVONO MORIRE. Non ci può essere pietà alcuna per per chi partecipa ad un massacro. L’intero villagio, Awarta, deve essere raso al suolo e dato alle fiamme, tutti i suoi concittadini espulsi verso il Libano o l’Egitto. Perchè tutti lo sapevano e non hanno fatto niente. E il posto deve rimanere cenere, come l’Hametz, un monito eterno per rendere chiaro che gli ebrei non sono miti, che sappiamo cosa fare e come farlo, quando è necessario.

     Ma non lontano da lì, nei pressi di Itamar, lo Stato di Israele deve costruire una nuova città, che chiameremo Fogel (è il nome della famiglia dei coloni uccisi, (NdR), innalzando CINQUANTAMILA CASE – DIECIMILA PER OGNI MEBRO DELLA FAMIGLIA FOGEL ASSASSINATO”””.

                      

*****

     Per fortuna, oltre a questa vergognosa prosa delirante, normale nel linguaggio dei neonazisti-razzisti criminali israeliani,  ci sono altre notizie di altro tenore:


– Il Presidente palestinese, Abu Mazen, ha reso un omaggio ufficiale postumo a Vittorio al quale è stata conferita        la “MEDAGLIA DI GERUSALEMME” come “ESPRESSIONE DI GRATITUDINE PER GLI SFORZI AL SERVIZIO ALLA    CAUSA PALESTINESE”.


– L’Associazione Giovanile per lo sviluppo di Hebron, in Cisgiordania, ha intitolato un giardino presente nella              zona ovest della città al nostro Vittorio. Il sindaco, Rabet Al-Omla, ha presenziato all’inaugurazione, ringraziando l’Associazione per la sua iniziativa di commemorare e rendere onore a Vittorio Arrigoni.


– Larga eco hanno avuto le vibranti, commosse e commoventi parole proniciate durante il funerale di Vittorio          dall’Arcivescovo di Gerusalemme, monsignor Cappucci: “PER NOI VITTORIO E’ UN MARTIRE, UN EROE E UN SANTO; COME UN VESCOVO HA DIFESO IL SUO GREGGE E IL SUO GREGGE ERA IL POPOLO PALESTINESE”.


– Ad Alessandria, in Piemonte, la prima edizione del “Festival Pop della Resistenza”, ideato dal drammaturgo e cantautore Piero Alloisio, è stata dedicata alla memoria di Vittorio Arrigoni.


– Stupendo, per contenuto ed ampiezza, il servizio, due pagine intere (6 e 7,) dedicato a Vittorio da “il Fatto                     Quotidiano”!


     Ciao Vik, forse avrà ragione tua mamma quando sottolinea che “Vittorio non è nè un eroe, nè un martire ma solo un ragazzo che ha voluto riaffermare con una vita speciale che i diritti umani vanno sempre rispettati e difesi” e tu lo hai fatto in maniera egregia lasciando, per questo, la vita.


     Mentre il tuo motto, “Restiamo Umani” è già diventato un modo di dire per tutti coloro che, nonostante tutto, cercano e desiderano la pace e la fraternità tra tutti i popoli, mi congedo da te riaffermando che per me resterai per sempre un carissimo amico, un normale amico SPECIALE che non potrò dimenticare!

                                                  


Posta un commento o usa questo indirizzo per il trackback.

Commenti

  • luciabaciocchi  Il 29/04/2011 alle 21:17

    Osvaldo un articolo da far venire i brividi, conosci questa materia benissimo, confesso che leggendoti sto scoprendo un mondo sconosciuto.Un saluto

  • ultimafila22  Il 29/04/2011 alle 16:20

    Sono d’accordo su tutta la linea! Io in particolare avevo trattato il caso delle Olimpiadi di Monaco 1970 e degli omicidi mirati ai danni di esponenti di Fatah e Settembre Nero. Speriamo che si possa arrivare ad una maggiore trattazione, da parte di tutti!
    Buona giornata,

    Giacomo

  • ultimafila22  Il 29/04/2011 alle 00:24

    Incredibile che nel 2011 due popolazioni, che da secoli vivono nello stesso territorio, non siano ancora riuscite a convivere pacificamente. a chi giova questa guerra? non alla popolazione palestinese, la quale vive nella miseria, vittima dello strapotere amministrativo israeliano, tanto meno alla popolazione israeliana, che deve convivere con la paura di attentati. L’intransigenza dei vertici israeliani (vedi anche le recenti critiche alla riunificazione tra Hamas e Fatah) e il, secondo la mia personale visione, disinteresse dei leader palestinesi per una pace duratura, nuoce terribilmente a due popoli immensi dalla storia gigante.
    Vik è solo una delle tante vittime di un conflitto che, nonostante tutto, non interessa realmente alla comunità internazionale.
    Se solo ci fermassimo a pensare quanto sia stupido il solo concetto di guerra, racchiuso nell’uccidere un’altra persona per soddisfare i propri vantaggi! Non sono i capi ad essere uccisi, chi muore è gente comune, poveri, ragazzi cresciuti nell’odio, donne accecate dalla perdita di parenti.
    Chi decide chi ha il diritto o meno a vivere in una determinata area geografica?
    Domande consegnate al vento…e intanto futuri medici, giornalisti, avvocati, scrittori, ingegneri, muoiono ogni giorno, senza avere avuto la possibilità di vivere realmente. E il mondo peggiora sempre di più…

    “…Ho imparato che un uomo ha il diritto di guardarne un altro dall’alto al basso solamente quando deve aiutarlo a rialzarsi” G. G. Marquez

    Giacomo
    http://ultimafila22.wordpress.com/

    • barbatustirolese  Il 29/04/2011 alle 07:58

      Sono entrambi i popoli vittime delle incomprensibili scelte politiche fatte dall’ONU, prima, e dall’arroganza di quelle israeliane dopo nell’indifferenza generale, l’ho già scritto, sia dell’Europa che degli USA. Ma questo non giustifica affatto le scelte criminali di aggressione del governo israeliano nei confronti dei Palestinesi senza mai, ripeto MAI applicare nessuna delle risoluzioni ONU a favore dei Palestinesi. Cosa serve un organismo internazionale che, mentre vota ritorsioni militari per alcuni stati, resta inerte nei confronti di Israele?
      Marquez dice bene ma, anche in Italia, nei confronti di altri sfortunati i comportamenti sono diversi.

      • ultimafila22  Il 29/04/2011 alle 11:57

        Beh, ovviamente la storia gioca a sfavore della popolazione palestinese. Sin dall’episodio della nave israeliana Exodus, che, dopo la seconda guerra mondiale, cercò di arrivare in PALESTINA e fu dirottata ad Amburgo.
        Il problema è che, effettivamente, i palestinesi vivono come bestie, non hanno controllo di università ed altri servizi base della comunità.
        Io sono d’accordo con la tua analisi, ma, in più, credo ci sia un certo abbandono da parte dei leader di entrambi gli schieramenti. Poi, ovviamente, lo strapotere militare israeliano è sotto gli occhi di tutti: basti solo pensare che l’ex Primo Ministro Ehud Barak è stato un membro di un commando omicida, che ha ucciso uno dei fondatori di Settembre Nero!
        E’ inutile sorprendersi ancora. L’Onu è solo uno strumento in mano agli Usa. Se ci pensi bene, dopo quasi cinquanta anni è ancora in vigore l’embargo Usa nei confronti di Cuba, nonostante le numerose risoluzioni Onu mirate a farlo decadere!
        I poveri non interessano ai ricchi!

      • barbatustirolese  Il 29/04/2011 alle 13:38

        A me interessa parlare dei Popoli e non dei governi i cui interessi sono sempre altrove.E so che ai <Palestinesi non manca solo l'università mancano altre cose più essenziali per la loro sopravvivenza oltre ad essere stretti d'assedio nella Striscia di Gaza, un carcere a cielo aperto alla mercè dell'umore dei militari di israele, novelli SS stile nazista! Mi sembra che tu tenda ad accettare che l'ONU non possa essere diversa perchè sotto il controllo degli USA. In verità è sotto il controllo anche della Russia e della Cina. Ma un organismo così funzionante che costa centinaia di miliardi ai popoli aderenti, secondo me, non serve nulla come non servivasla Società delle Nazioni che aveva sostituito.
        Quanto poi all'ultima tua annotazione, "I poveri non interessano ai ricchi", solo a pronunciarla, vuol dire ammettere se non giustificare che i rapporti tra i popoli sono basati sulla barbarie, quella barbarie per la quale, senza cercare medaglie, Vittorio Arrigoni è morto e, se non fossi troppo vecchio, sarei disposto a morire anch'io!

    • ultimafila22  Il 29/04/2011 alle 13:52

      No, no, attenzione! non giustifico assolutamente il menefreghismo dei Paesi più ricchi!
      Stiamo sostenendo le stesse idee! Io concordo pienamente con quello che dici, in più aggiungevo la componente politica della vicenda.
      Il problema, però, come nell’esempio di Cuba, è che, nonostante il lavoro di tante persone, queste crudeltà si perpetuano ancora oggi.
      Il popolo Palestinese, ritengo, è vittima solo del benessere dei Paesi più ricchi, ma con questo NON giustifico, né accetto tale condizione. E’ semplice, amaro realismo!

      • barbatustirolese  Il 29/04/2011 alle 15:20

        OK. Oggi ol popolo palestinese è vittima di quella che è l’obrobriosa “real politik” ma l’origine delle sue sofferenze, non dobbiamo mai dimenticarlo fu la spartizione del SUO territorio tra “due stati” che non sono mai diventati tali per la debolezza dell’ONU e per l’arroganza, da subito, di Israele che si autoproclamò Stato senza attendere le condizioni poste dall’ONU e dalla cativa coscienza di tutti gli altri Stati partecipanti quale atto risarcitorio nei confronti delle persecuzioni degli Ebrei.
        L’ONU fu ed è un Organismo marcio che fa applicare le sue risoluzioni con le armi prevalentemente dove c’è il petrolio. Tu credi che si sarebbe interessato della Libia se non ci fosse stato il petrolio e la stessa cosa vale per gli USA e l’Europa. A Gaza il petrolio non c’è ed in Palestina il petrolio non c’è ed Israele ha l’atomica e fa da cane da guardia agli USA contro l’Iran! La geopolitica è uno schifo dei governi non dei popoli i quali, tutti senza alcuna distinzione, ne soffrono e ne pagano le conseguenze.
        Ma, e non mi riferisco a te, quanti sono quelli che conoscono la storia della nascita di Israele e dei soprusi che ne sono derivati ai Palestinesi?
        A mio avviso, è uno dei pochi casi in cui la storia e la cronaca si intrecciano e spesso la stragrande maggioranza di noi non conosce o volutamente ignora perchè ciò che avviene fuori dal proprio orticello non è affare nostro. Questa è la vergogna nella quale vivono i popoli, ricchi e poveri.
        Nell’altro mio blog, http://osvanibarbatus.blog.espresso.repubblica.it/odore di liberta , se hai voglia e tempo, potrai leggere ciò che scrivevo, documentando fotograficamente, l’eccidio provocato dagli Israeliani con l’operazione “piombo fuso”. Ciao. Quello che abbiamo fatto, a mio avviso, è stato un modo per chiarire e precisare anche a beneficio di coloro, sono pochissimi, purtroppo,che leggeranno e potrebbero essere spinti, sporcandosi le mani, a commentare. Sono argomenti che non trovano molto interesse neanche tra i nostri amici e corrispondenti! Ad esempio, mi aspettavo una diversa attenzione all’ultimo post di Vik pubblicato nel suo Blog “Guerrilla Radio” ed all’immediata reazione del portavoce dei “coloni” invasori illegali che, di fatto, hanno pronunciato la sua condanna a morte trovando subito i killer pronti a spartirsi la taglia che esisteva sulla sua testa da parte di un gruppo razzista americano e di cui potreste leggere di pugno di Vittorio la cronaca se avessi il suo libretto >”Gaza – Restiamo umani” pubblicato con i tipi di “Manifestolibrfi”. Io, all’epoca, anche come contributo alla “causa dei Palestinesi” ne avevo comprato 20 copie e le ultime due le ho regalate proprio dopo l’uccisione di Vik a due amiche. Mi è rimasta solo la mia preziosissima copia. Credo che il Manifesto l’abbia ristampato proprio in questi giorni ma non ne sono sicuro. Buon pomeriggio.

  • semplice1  Il 27/04/2011 alle 19:34

    Caro Osvaldo..leggendo questo articolo ho provato sentimenti e sensazioni opposte: ci si ubriaca di vita ..e si piange di morte.
    Vittorio vivrà nei suoi sogni finchè ci crederemo.
    Un abbraccio
    Vera

  • Donatella  Il 26/04/2011 alle 21:25

    Leggo questo articolo con la morte nel cuore, caro Osvaldo…Vittorio ha testimoniato con la vita ma il male che c’è nel mondo è sempre troppo forte.
    Buona serata e un abbraccio

Lascia un commento