Archivi del mese: Maggio 2011

LA PICCOLA YARA GAMBIRASIO E’ TORNATA A CASA.

     La piccola Yara Gambirasio, la tredicenne di Brembate sopra scomparsa il il 26 novembre dello scorso anno e trovata uccisa in un campo a pochi chilometri dal suo paese, è tornata a casa, ma in una bara, per farsi abbracciare ancora una volta dai suoi genitori, dalla sua famiglia e dalla sua comunità.

     La camera ardente, allestita presso la Casa di riposo comunale  di Brembate Sopra, è stata aperta stamani alle 8 e già una ventina di persone in attesa davanti alle transenne ha potuto avvicinarsi e salutare la bara bianca con le spoglie della tredicenne sottratta barbaramente all’affetto dei suoi cari.

     Mazzi di rose bianche sono stati posti accanto al feretro ed una grande fotografia di Yara sorridente sembra voler ancora salutare la sua gente, i suoi amici, i compagni di scuola e di palestra. 

     Enorme la commozione davanti alla bara della ragazzina che, dopo sei mesi esatti dalla scomparsa, potrà ricevere l’abbraccio affettuoso della sua comunità e, sicuramente, di tante migliaia di altre persone che giungeranno da tutta la provincia di Bergamo e da altri paesi e città viciniori.

     Oggi la camera ardente resterà aperta sino alle ore 20 e subito dopo, stasera, ci sarà una veglia di preghiera organizzata dalla comunità di Brembate Sopra che si stringerà attorno alla famiglia di Yara per manifestare la propria vicinanza ed il proprio affetto.

     Domani la camera ardente resterà ancora aperta dalle 8 alle 20 e sabato, infine, alle ore 11, saranno celebrati dal Vescovo di Bergamo i funerali solenni nella palestra del Centro Sportivo del Paese. 

     Ciò che tutti ci aspettiamo è che,  con i funerali, il barbaro assassinio di Yara non venga dimenticato e che le indagini in corso delle autorità di PS coordinate dalla Magistratura trovino un nuovo impulso per assicurare alla giustizia il o gli autori di questo efferato delitto e liberare la zona dall’incubo di uno o più assassini in libertà liberi di reiterare ciò che hanno già fatto.

     Ciao, Yara dai pascoli del Cielo dove adesso puoi correre e giocare con altre ragazze ed altri ragazzi che ti hanno preceduto, vittime di altre violenze o di altre malattie, aiuta la tua famiglia a ritrovare la serenità, a metabolizzare il lutto e ad avere una qualche intuizione che possa aiutare le forze dell’ordine e la Magistratura a mettere ordine nel materiale dell’inchiesta affinchè ciò possa servire ad identificare il  tuo o i tuoi assassini.

     R.I.P. 

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ANCHE PER L’ISTAT, ITALIA FANALINO DI CODA UE.

Non solo le agenzie di rating che, come Standard & Poor’s, aveva messo alla frusta l’intera politica ecnomica del governo Berlusconi, difesa ad oltranza, come sempre, dalministro dell’economia Tremonti,, il quale non lo ammette ma ha già pronta la nuova stangata estiva per gli Italiani, ma ieri anche l’Istat ha dovuto sottolineare quanto il nostro Paese sia molto più vulnerabile di qualche anno fa proprio in momento in cui l’Italia si trova in mezzo ad una pericolosa tempesta finanziaria che, tra poco, anzi pochissimo, investirà i Paesi europei più deboli tra cui si verrà inevitabilmente a trovare anche l’Italia se non ci sarà una ripresa di almeno il 2% all’anno come ha sempre sostenuto Mario Draghi, , Governatore della Banca d’Italia, spesso sbeffeggiato dal “puffo grigio” di via XX settembre che si pavoneggia e si vanta di essere il più bravo di tutti. 

     E, contrariamente a quella italiana, la stragrande maggioranza della stampa estera  

scrive chiaramente che l’Italia è “sotto sorveglianza” e Le Figaro si spinge sino a rivelare il piano del governo italiano, lacrime e sangue, da 40 miliardi di euro da presentare a giugno per “dare un segnale ai mercati”.

     Anche Les Echos scrive che l’Italia “è sotto sorveglianza negativa” e che deve affrontare sfide per lei “troppo ardue”. Le Tribune aveva espresso i timori del mercato sul nostro debito pubblico, il più alto in assoluto.

     E che l’economia italiana cresciuta solamente dello  0,1% nel primo trimestre sia gracile lo sottolinea anche l’Istat e lo verificano quotidianamente i cittadini con l’aumento galoppante del costo della vita ed in parallelo con la rapida perdita di posti di lavoro con conseguente aumento della già  alta disoccupazione, in particolare di quella dei giovani precari tra i quali almeno 500mila hanno perso il lavoro negli ultimi due anni facendo aumentare del 24% il rischio di povertà conclamata per circa 1/4 della popolazione.

     Nel frattempo il governo  dei racconta balle si gingilla a spargere ingiustificato ed irresponsabile ottimismo in questi ultimi giorni di campagna elettorale per il ballottaggio alle elezioni amministrative mentre c’è stato l’annuncio drammatico di Fincantieri, controllata da Fintecnica, a sua volta, nelle mani del ministero dell’economia, della chiusura degli stabilimenti di Sestri Ponente e Castellammare di Stabia lasciando sul lastrico e senza prospettive altri 2.551 lavoratori.

     E la rabbia è esplosa tra gli operai sia a Genova che a Castellammare di Stabia

ma il Governo non ha saputo fare di meglio che mandare la polizia in assetto antisommossa che ha usato immediatamente i manganelli e ferendo due operai che avevano l’unica colpa di chiedere pane e lavoro


     Ed il sedicente ministro dello sviluppo economico, Paolo Romani, preoccupato solo di favorire ed assicurare lo sviluppo delle televisioni dell’amico che lo ha fatto ministro, un vero “colpo grosso”, ha convocato i vertici Fincantieri e sindacati nazionali per il 3 giugno. Non c’è fretta, ne riparleranno dopo i ballottaggi ora sono impegnati a vendere tappeti taroccati!

     Questa è l’Italia portata alla rovina economica, sociale e morale da questa classe politica di inetti e di complici delle cose più vergognose che siano successe in Italia con la complicità delle “cricche” dei corrotti e dei corruttori che hanno appestato il nostro Paese.

     Ma, naturalmente, per Tremonti anche l’Istat sbaglia.  Ma dopo i ballottaggi di domenica e lunedì prossimi, ci farà il regalino da 40  miliardi. Tanto per gradire!

     MA GLI ITALIANI NON SI INDIGNANO MAI? DI COSA SONO FATTI, DI PONGO??? Ce lo chiedono tutti da ieri anche gli Spagnoli!!!

  

“””ORE RUBATE”” DI TIZIANA MIGNOSA

 

       

 ORE RUBATE

E mentre vivi

nello spazio stretto di un sospiro

i desideri appendi

all’albero della speranza

lasciando che sia il vento

a cullarli nell’attesa

delle dolci nenie bisbigliate.

Ma è in controluce

che l’ansia si fa attimo presente

istante di delizia dispettoso

che anche sul desiderio dello stop procede

per abbracciare la rossa linea all’orizzonte

scivolando poi sulla pagina passata.

Ore rubate al binario della vita

quelle dove la bocca

la coperta alla menzogna mette

mentre il corpo sul suo suo opposto

rincorre il gusto stuzzicante del piacere.

 (Tiziana Mignosa  –  11 febbraiio 2011)

 

LA NOTIZIA DEL GIORNO: MORIRE DI FAME E DI FREDDO!

     La notizia del giorno sui giornali internazionali riguarda un uomo di 68 anni sopravvisuto per quasi 70 giorni nel suo pickup bloccato dalla neve su una montagna dell’Oregon.

     Jerry McDonald, senza fissa dimora, il 7 febbraio si era accampato con il suo pickup su una stradina sterrata sui monti della contea di Linn a circa quattro miglia dal centro abitato più vicino. Dopo circa una settimana, una fitta ed abbondante nevicata lo aveva bloccato sulla montagna che, secondo i forestali, in quel periodo era assolutamente inaccessibile per la neve.

     L’uomo aveva con se vestiti caldi, un sacco a pelo, carburante e 5000 dollari ma non aveva più cibo, e non era provvisto nè di telefono nè di GPS.

     Il suo cadavere è stato trovato ieri ed accanto a lui un calendario sul quale quotidianamente era annotato una specie di diario con l’ultima annotazione risalente al 15 aprile che indica solamente da quanti giorni si trovava lì, 68. Poi più nulla.

     Non sono state trovate tracce di tentativi di allontanarsi a piedi dal pickup anche se si trovava a breve distanza dal centro abitato di Marion Forks.

     Il cadavere era dentro il sacco a pelo, nella cabina posteriore del pickup. Dall’autopsia, sarebbe risultato che McDonald è morto di fame e di assideramento.

    

UNA NUOVA POESIA DI TIZIANA MIGNOSA

“DOLCE E’ LA MUSA CHE CATTURA”

               Se solo tu potessi immaginare

                       quanto in verità le muse

     non siano quello che di loro si vocifera

         ma semplicemente seducenti mezzi

                    messi lì dall’esistenza stessa

                 che pare si diverti a stuzzicare

          chi la porta tiene aperta all’emozione.

                          Per l’avidità dell’occhio

                                    di chi s’incanta

                                  e col sorriso crea

                                  ha labbra a miele

                       la dea che porta a catturare

                            la scintilla incantatrice

                                del momento grato

                               che in faccia struscia

                                la dolce esuberanza

                               della bellezza amata.

                                            Emozione

                                se il sentimento crea

                                              Fremito 

                          che s’imbriglia sulla tela

               o impreziosisce carta ancora spoglia.

                          Se solo tu potessi cogliere

                               l’intensità del brivido

             quando quella mano tra i capelli passo

                                e passa e ancora passo

                                  come se tu non stessi lì

                                           a desiderare ciò

                                 che non potrai mai avere.

                                        Mentre anch’io poeta

                                                   ingoio l’esca

                                                con tutto l’amo

                                              quando i pensier

                                  si fanno presto turbamento

                                          e la coda al desiderio

                                       languidamente leccano.

                                                  Se solo tu sapessi

                  quanto le muse si diano spesso il cambio

                                                         ma il canto

                                       è sempre per l’amato Amore

                                                       che a volte c’è

                                                  a volte s’allontana

                     ma di sicuro sta sempre dove batte il cuore.

                               (Tiziana Mignosa   –   Aprile 2011)


          Ringrazio l’amica Tiziana che ieri, in occasione del mio compleanno, mi ha regalato questa che, personalmente, ritengo sia una delle più belle poesie che lei abbia scritto e che sono felice di poter pubblicare anche per voi che la leggerete!

NOZZE PRINCIPESCHE E BEATIFICAZIONE: EVENTI MEDIATICI TOTALIZZANTI

     Ieri mi ero limitato a pubblicare su questo blog un brevissimo post sulla beatificazione di Giovanni Paolo II composto esclusivamente dal titolo, preso dal Vangelo, “BEATI QUELLI CHE HANNO FAME E SETE DI GIUSTIZIA” ed, in mezzo alle 3 foto che ritraevano il Papa accanto a Pinochet, avevo aggiunto il piccolo commento: “QUEL GIORNO IL POPOLO CILENO AVEVA PERSO LA LIBERTA’ ED AVEVA VISTO ASSASSINARE IL SUO PRESIDENTE DEMOCRATICAMENTE ELETTO, SICURAMENTE SARA’ RIMASTO AFFAMATO ED ASSETATO DI GIUSTIZIA!!! PERCHE’???”.

     In un blog amico avevo letto un post nel quale si parlava piuttosto negativamente degli effetti mediatici delle nozze principesche in Gran Bretagna e mi era sembrato utile commentare associando a quell’evento mediatico, criticato, l’altro che era in atto a Roma, con televisioni e folle oceaniche da tutto il mondo, chiedendomi come mai i Papi portati o proposti agli onori dell’altare fossero per lo più quelli che avevano familiarizzato con i dittatori fascisti, da Franco a Mussolini, da Hitler a Pinochet.

     Il mio commento-domanda ha imbarazzato non poco l’amica titolare del blog che me lo ha comunicato direttamente ed alla quale ho chiesto scusa non per il contenuto del mio commento ma per l’imbarazzo causatole e per il suo spazio utilizzato.

     Oggi, quindi, ritengo utile, per sciogliere tutti gli imbarazzi dovunque si trovino, precisare meglio il mio pensiero alla luce dei documenti di cronaca, quasi ormai storia, che hanno caratterizzato il pontificato di Giovanni Paolo II incrociando o sovrapponendosi ai molti misteri degli ultimi decenni,

     Nessuno, credo, potrà negare le critiche che sono state rivolte dalla stampa nazionale ed internazionale ma anche dall’interno delle stesse gerarchie ecclesiastiche a tutti i livelli nel corso del suo lungo pontificato.

     Una delle critiche più brucianti e più documentata fu quella rivolta a Giovanni Paolo II di aver sostenuto tutti i sistemi politici e le dittature di destra con l’intento di contrapporsi al comunismo.

     In particolare, come ho fatto io ieri, gli sono stati sempre rimproverati i suoi rapporti così cordiali con il dittatore cileno Augusto Pinochet le cui mani grondavano sangue ma che non ha esitato ad abbracciare pubblicamente ed a manifestargli solidarietà quando fu arrestato in Gran Bretagna per essere Estradato in  Spagna oltre ad effettuare indebite pressioni sulle autorità inglesi per bloccarne il processo di estradizione.

     Nessuno, credo, abbia dimenticato i rimbrotti rivolti all’arcivescovo salvadoregno Oscar Romero che difendeva i poveri del suo Paese, e che sarà assassinato per la sua opposizione al governo golpista dittatoriale, e l’invito che gli aveva rivolto, con il tono di un ordine, di “sforzarsi di avere una relazione migliore con il governo del suo Paese e di non avvicinarsi troppo alle forze di opposizione”.

     Altre critiche furono rivolte al Papa sia per i suoi atteggiamenti verso la politica in America latina. sia, principalmente, per la proclamazione del cardinale Pio Laghi aspramente criticata dalle Madri di Plaza de Mayo e da tutte le altre associazioni a favore delle vittime della dittatura che accusavano la contiguità o la complicità, addirittura, del cardinale Laghi con la “guerra sporca” in Argentina e sia, infine,  per il suo inspiegabile silenzio sui “desaparecidos”.

     Non mancarono nemmeno le critiche per stigmatizzare la canoniazzazione di Josemaria Escrivà, fondatore dell’Opus Dei, considerata una setta ultraconservatrice ed accusata anch’essa di sostegno alle dittature di destra latinoamericane.

     E che dire dell’atteggiamento così chiuso di Giovanni Paolo II sul ruolo della donna nella società e nella Chiesa? Dell’indisponente e per nulla caritatevole sua presa di posizione sull’omosessualità, in generale, e sull’AIDS, nonostante la pandemia dilagante in tutto il mondo, specialmente nei Paesi più poveri? Del silenzio totale sui casi di pedofilia nel clero con l’intento di minimizzare gli scandali sin dal loro sorgere in America del Nord?

     Illuminate è la lettura di “WOJTYLA SEGRETO”


( Edizione Chiarelettere), la prima vera “contro-inchiesta” scritta dal vaticanista della “Stampa” Giacomo Galeazzi e dallo scrittore d’inchiesta Ferruccio Pinotti, un lavoro senza sconti o compiacimenti, i cui punti essenziali sono stati riassunti in esclusiva per ilfattoquotidiano.it dallo stesso Pinotti:

– WOJTYLA E L’UOMO DELLA CASA BIANCA:

     Di grande interesse l’intervista a Zbigniew Brzezinski, il potentissimo consigliere strategico della Casa Bianbca di origine polacca che teorizzò l’uso della religione cone strumento per distruggere l’impero sovietico, sostenendo a Est la resistenza polacca e la Chiesa del silenzio; a sud i mujaeedin che in Afghanistan contrastavano i societici.

–  SOLIDARNOSC E I SOLDI DI ROBERTO CALVI:

     Nel biennio 1980-81 il Banco ambrosiano, tramite il suo presidente Roberto Calvi inizia a versare capitali enormi al sindacato di Walesa. Tutto è avviato nella più assoluta segretezza.La cittadella di Solidarnosc ha bisogno di aiuto; la battaglia di resistenza in Polonia è solo una tappa nel più impegnativo confronto con l’impero sovietico. Insieme a Roberrto Calvi è Marcinkus, l’anima nera dello Ior, la banca del Vaticano. Marcinkus sarà la figura chiave della politica di papa Wojtyla contro il comunismo. Con Roberto Calvi, Marcinkus imbastisce una rete di società fantasma nei paradisi fiscali di mezzo mondo, dove arrivano fiumi di soldi. Forte della benedizione vaticana, Calvi allaccia relazxioni pericolose con Michele Sindona e il giro della Loggia P2, di cui è affiliato. Panama, Lima, Managua: arriva il tesoro per sostenere Solidarnosc. Roberto Calvi fugge all’estero braccato dai creditori. Finirà la sua corsa il 17 giugbno 1982 sotto un ponte di Londra, appeso a una corda con dei mattoni nelle tasche. Solo pochi giorni prima aveva scritto una lettera drammatica indirizzata a Giovanni Paolo II.

– P2 E I SOLDI DELLA MAFIA:

     Anche la Loggia P2 approvava i finanziamenti anticomunisti al sindacato polacco. Perfino la mafia sarebbe coinvolta nel progetto del Papa di fare a pezzi il blocco comunista. Dagli atti giudiziari del processo Calvi emerge infatti che nella lotta al comunismo sarebbero stati investiti anche soldi frutto delle speculazioni edilizie della mafia in Sardegna. Il pm Luca Tescaroli, intervistato da Pinotti e Galeazzi, è stato il primo magistrato che, con il suo lavoro, è riuscito ad evidenziare come la banca di riferimento del Vaticano, strettamente legata allo Ior, fosse divenuta negli anni Settanta e Ottanta strumento del riciclaggio di denaro mafioso. Soldi utilizzati dal papato per contrastare il comunismo nell’est europeo e in America Latina.

– ALTRO CHE FONDAZIONE DI BENEFICENZA:

     Pinotti e Galeazzi sulla base di un documento pubblicato in appendice del libro,  ricostruiscono il rapporto segreto che legava papa Wojtyla al vescovo 007 monsignor Pavel Hnilica che nel 1951 dovette fuggire a Roma dove negli anni ’60 fondò la misteriosa Fondazione Pro Fratribus dedita all’assistenza dei profughi dell’Est ma in realtà strumento per convogliare aiuti alla resistenza anticomunista in tutta l’Europa orientale. Gli autori pubblicano scannerizzati tutti gli assegni della Pro Fratribus che documentano il vorticoso giro di denaro meso in pedi dal vescovo 007 amico di Wojtyla sin dal dopoguerra. Pubblicano anche l’assegno da 1,5 miliardi con il quale Hnilica cerca di comprare da Flavio Carboni la valigetta di Calvi contenente i documenti con cui intendeva ricattare il Papa.

– UNA DECISIONE POLITICA:

     Pinotti e Galeazzi ritengono inopportuna la beatificazione lampo di Wojtyla ed ancor più rischiosa la probabile canonizzazione c ome sostenuto dalla testimonianza prodotta dal teologo Giovanni Franzoni al processo di beatificazione. Un documento nel quale ilcoraggioso sacerdote esplicita le ragioni per le quali Wojtylq non può e non deve diventare santo: “””E’ mio dovere elencare i gravi dubbi che non si possono tacere. Mi rendo conto che alcune mie affermazioni sembreranno inaudite. L’ansia con cui molti ambienti lavorano alla beatificazione ha poco di evangelico. Chiedo che Wojtyla sia lasciato al giudizio della Storia”””.

     INFINE L’INTERVISTA AL TEOLOGO HANS KUNG RILASCIATA ALLA FRANKFURTEN RUNDSCAHU COL TITOLO “””WOJTYLA? NON MERITAVA LA BEATIFICAZIONE”””  E PUBBLICATA ANCHE DA REPUBBLICA DI SABATO 30 APRILE, TRADOTTA DA ANTONELLO GUERRERA.

“””PROFESSOR KUNG, GIOVANNI PAOLO II MERITA LA BEATIFICAZIONE?

     Giovanni Paolo II è stato globalmente lodato come un combattente per la pace e per i diritti umani. Ma quello che ha predicato all’esterno è in totale opposizione con la sua politica all’ingerno della Chiesa, dove ha esercitato un pontificato autoritario, opprimendo i diritti delle donne e dei teologi. Per questo non merita di essere presentato ai fedeli come un esempio.

CERTO, PERSONALITA’ IMPONENTI COME GIOVANNI PAOLO II SCATENANO SEMPRE UNA CERTA OPPOSIZIONE.

Il problema non è dover beatificare uomini imperfetti, ma personaggi i cui errori hanno costituito le basi del proprio operato. Bel processo di beatificazione, i lati oscuti di Giovanni Paolo II non sono stati tenuti assolutamente in considerazione. Non c’è da meravigliarsi se a tel proposito il Vaticano non voglia ascoltare testimoni come il sottoscritto.

LEI COSA AVREBBE TESTIMONIATO?

Personalmente, ho pur sempre costituito il primo grande caso di inquisizione promosso da questo Papa. Non mi ha dato la possobilità di difendere le mie posizioni teologiche per le quali mi è stata ritirata la cattegra di teologo cattolico ufficiale nel Natale del 1979. Eppure era palese che Papa Wojtyla non avesse letto neanche uno dei miei libri. Ma questo non lo frenava a condannarli. Di qui si evince come questo Papa sia stato intollerante e contrario al dialogo. Del resto, il suo comportamento nei confronti dei teologi sudamericani della liberazione è stato l’esatto opposto che un esempio cristiano dovrebbe rappresentare.

MA LEI NON PENSA CHE POSIZIONI SU TEMI QUALI IL CELIBATO SACERDOTALE SIANO AMPIAMENTE CONDIVISI DALLA CHIESA E DAI SUOI FEDELI?

L’obbligo del celibato nasce da un abuso di potere pontificio nel Medioevo. E’ stato introdotto solo nell’XI secolo, infrange la tradizione della Chiesa e, ancor peggio, il Vangelo. Gesù ha consigliato, non imposto, il celibato. Perciò questo dogma deve essere abolito.

E L’ORDINAZIONE SACERDOTALE DELLE DONNE?

Questo è un caso un po’ più complicato perchè nella cerchia dei Dodici Apostoli c’erano effettivamente solo uomini. Tuttavia sin dall’inizio le donne hanno accompagnato Gesù nella sua missione edd è certo che le donne nelle prime comunità ecclesiastiche abbiano costituito parte attiva delle funzioni religiose. Ma tutto questo viene messo a tacere dalla Chiesa.

PIU’ IN GENERALE, COSA PENSA DEI PROCESSI DI BEATIFICAZIONE E CANONIZZAZIONE?

In origine erano i fedeli, per mezzo della loro inflessibile devozione, a decidere se qualcuno meritasse di diventare santo. Ad esempio, Francesco di Assisi è stato canonizzato dal popolo. Di questo processo, dal 1200 in poi, la curia romana ne ha fatto un privilegio papale. Ciò ha spesso trasformato un buon uso in abuso.

SECONDO LEI QUESTO SI VERIFICA ANCHE OGGI?

Mi sembra logico. Il successore canonizza il Papa precedente, una pratica già vista a Roma in epoca imperiale, quando sistematicamente gli imperatori paragonavano il loro predecessore a Dio. I processi di beatificazione e canonizzazione servono al Papa per mettersi in mostra. Come un sovrano assolutista, Benedetto XVI ha infranto il diritto canon ico per poter beatificare alla spiccia Giovanni Paolo II mediante l’aggiramento dei termini temporali stabiliti e l’approvazione di una delle più dubbie guarigioni miiracolose.

CON QUALI VANTAGGI?

Probabilmente l’attuale Papa crede che, beatificando il suo predecessaore, possa cancellarne tutte le malefatte. Dimentica, però, che con l’individuo viene beatificata anche la sua politica. Wojtyla e Ratzinger sono i massimi responsabili della malattia cronica di cui è affetta la Chiesa cattolica. Dietro la sfarzosa facciata di pomposità della grande liturgia romana, in tante comunità cattoliche si staglia un vuoto assoluto.

PERO’, ALL’EPOCA DELLA MORTE DI GIOVANNI PAOLO II NEL 2005, SONO STATI PROPRIO I FEDELI A CHIEDERNE L’IMMEDIATA CANONIZZAZIONE.

Ma il “Santo subito” è stata un’esortazione pilotata. Me li ricordo gli striscioni “>spontanei” di Piazza San Pietro: tutti di stampa meticolosa, raffinata. E’ stata una palese messa in scena da parte di gruppi cattolici, conservatori e reazionari, che sono molto forti soprattutto in Spagna, Italia e Polonia.

SI DICE CHE LO SCANDALO DELLA PEDOFILIA NELLA CHIESA CATTOLICA AVREBBE POTUTO COSTITUIRE UN OSTACOLO PER LA BEATIFICAZIONE  DI GIOVANNI PAOLO II. PERCHE’?

Anche in Vaticano fa discutere il rapporto decennale del Papa con il sacerdote messicano e fondatore dei Legionari di Cristo Marcial Maciel Degollado, colpevole di svariati abusi sessuali. Sino alla fine dei suoi giorni, Giovanni Paolo II ha protetto Maciel. Allo stesso modo, l’entità degli scandali sessuali nella Chiesa, è stata sistematicamente nascosta sia da Wojtyla che dall’allora prefetto della Congregazione per la dottrina della Chiesa, il cardinale Ratzinger.”””

     CE N’E’ ABBASTANZA PER PORSI DELLE DOMANDE EX GREGIS? IO CREDO PROPRIO DI SI’!



                          

  

“BEATI QUELLI CHE HANNO FAME E SETE DI GIUSTIZIA”

QUEL GIORNO IL POPOLO CILENO, CHE AVEVA PERSO LA LIBERTA’ ED AVEVA VISTO ASSASSINARE IL SUO

PRESIDENTE DEMOCRATICAMENTE ELETTO ,  SICURAMENTE SARA’ RIMASTO AFFAMATO ED ASSETATO DI

GIUSTIZIA!!!   P E R C H E’???