Non solo le agenzie di rating che, come Standard & Poor’s, aveva messo alla frusta l’intera politica ecnomica del governo Berlusconi, difesa ad oltranza, come sempre, dalministro dell’economia Tremonti,, il quale non lo ammette ma ha già pronta la nuova stangata estiva per gli Italiani, ma ieri anche l’Istat ha dovuto sottolineare quanto il nostro Paese sia molto più vulnerabile di qualche anno fa proprio in momento in cui l’Italia si trova in mezzo ad una pericolosa tempesta finanziaria che, tra poco, anzi pochissimo, investirà i Paesi europei più deboli tra cui si verrà inevitabilmente a trovare anche l’Italia se non ci sarà una ripresa di almeno il 2% all’anno come ha sempre sostenuto Mario Draghi,
, Governatore della Banca d’Italia, spesso sbeffeggiato dal “puffo grigio” di via XX settembre che si pavoneggia e si vanta di essere il più bravo di tutti.
E, contrariamente a quella italiana, la stragrande maggioranza della stampa estera
scrive chiaramente che l’Italia è “sotto sorveglianza” e Le Figaro si spinge sino a rivelare il piano del governo italiano, lacrime e sangue, da 40 miliardi di euro da presentare a giugno per “dare un segnale ai mercati”.
Anche Les Echos scrive che l’Italia “è sotto sorveglianza negativa” e che deve affrontare sfide per lei “troppo ardue”. Le Tribune aveva espresso i timori del mercato sul nostro debito pubblico, il più alto in assoluto.
E che l’economia italiana cresciuta solamente dello 0,1% nel primo trimestre sia gracile lo sottolinea anche l’Istat e lo verificano quotidianamente i cittadini con l’aumento galoppante del costo della vita ed in parallelo con la rapida perdita di posti di lavoro con conseguente aumento della già alta disoccupazione, in particolare di quella dei giovani precari tra i quali almeno 500mila hanno perso il lavoro negli ultimi due anni facendo aumentare del 24% il rischio di povertà conclamata per circa 1/4 della popolazione.
Nel frattempo il governo dei racconta balle si gingilla a spargere ingiustificato ed irresponsabile ottimismo in questi ultimi giorni di campagna elettorale per il ballottaggio alle elezioni amministrative mentre c’è stato l’annuncio drammatico di Fincantieri, controllata da Fintecnica, a sua volta, nelle mani del ministero dell’economia, della chiusura degli stabilimenti di Sestri Ponente e Castellammare di Stabia lasciando sul lastrico e senza prospettive altri 2.551 lavoratori.
E la rabbia è esplosa tra gli operai sia a Genova che a Castellammare di Stabia
ma il Governo non ha saputo fare di meglio che mandare la polizia in assetto antisommossa che ha usato immediatamente i manganelli e ferendo due operai che avevano l’unica colpa di chiedere pane e lavoro
Ed il sedicente ministro dello sviluppo economico, Paolo Romani, preoccupato solo di favorire ed assicurare lo sviluppo delle televisioni dell’amico che lo ha fatto ministro, un vero “colpo grosso”, ha convocato i vertici Fincantieri e sindacati nazionali per il 3 giugno. Non c’è fretta, ne riparleranno dopo i ballottaggi ora sono impegnati a vendere tappeti taroccati!
Questa è l’Italia portata alla rovina economica, sociale e morale da questa classe politica di inetti e di complici delle cose più vergognose che siano successe in Italia con la complicità delle “cricche” dei corrotti e dei corruttori che hanno appestato il nostro Paese.
Ma, naturalmente, per Tremonti anche l’Istat sbaglia. Ma dopo i ballottaggi di domenica e lunedì prossimi, ci farà il regalino da 40 miliardi. Tanto per gradire!
MA GLI ITALIANI NON SI INDIGNANO MAI? DI COSA SONO FATTI, DI PONGO??? Ce lo chiedono tutti da ieri anche gli Spagnoli!!!
Commenti
Gli italiani sono al capolinea o si indignano o si affossano.
Ma punto più sulla prima.
In effetti mi ha lasciato esterrefatta la critica di Tremonti all’Istat, come sempre si mira a negare anche l’evidenza in nome della propaganda…ma se si nega l’esistenza di un problema non si risolverà mai!