Su “il Fatto Quotidiano” di oggi, con incipit in prima pagina, è pubblicata un’inchiesta di Giorgio Meletti e Paolo Zanca ed un contributo di Marco Belpoliti dal titolo esplosivo: “””BERLUSCONI PAGO’ LA LEGA – ECCO LA PROVA“”” in cui si afferma che l’alleanza tra Forza Italia e Lega nord alla vigilia delle elezioni politiche del 2001 sarebbe stata ufficializzata e suggellata da un vero e proprio contratto di comravendita davanti ad un notaio, un contratto commerciale, col quale si trasferiva a Silvio Berlusconi finanche la proprietà del simbolo leghista. In effetti, era una notizia che, tra mormorii, conferme e smentiter, circolava da dieci anni ma solamente il 2 ottobre scorso, nella trasmissione di Lucia Annunziata “In mezz’ora” è stata confermata dal giornalista Gigi Moncalvo, ex direttore dell’organo ufficiale leghista “La Padania” e che, in assenze di prove documentali, aveva provocato l’adirata reazione della dirigenza leghista nei confronti della conduttrice della trasmissione. Oggi, “il Fatto Quotidiano”, , non solo sottolinea che la notizia è assolutamente vera ma pubblica un documento interno dell’allora Banco di Roma da cui risulta che il 26 aprile 2001, diciassette giorni prima delle elezioni, quella banca concluse l’iter per la concessione di un fido del valore di 20,4 miliardi di lire a Forza Italia. L’operazione era stata conclusa nella filiale n.70 di via del Corso, a Roma, e nel documento pubblicato sarebbero riportati in modo dettagliato i termini dsell’operazione tra cui la formula inequivocabile: “””LINEA DI CREDITO LIT 20/MILIARDI, DI CUI LIT 2/MILIARDI DISTACCATI CON M/C IN FAVORE DELLA LEGA NORD“”” e dove la sigla M/C sta per “Mandato di Credito” e significa che il tesoriere del partito di Bossi, (la Lega sono io!), o un suo delegato era autorizzato da Forza Ityalia a farsi versare dal Banco di Roma sino a 2 miliardi di lire dei 20,4 del credito complessivo concesso e che per tutta la cifra l’unico debitore, in prima istanza, sarebbe stato il paertito Forza Italia ed un debitorfe, in seconda istanza, Silvio Berlusconi come prestatore della garanzia fidfeiussoria, così come risulta daslla “Delibera storia” del Comitato Fidi attivata dal Comitato esecutivo presieduto da Cesare Geronzi. Se il documento pubblicato è autentico e non ci sono elementi, nè ragioni per non ritenerlo tale, allora è più facile capire molti fatti politici avvenuti in questi ultimi dieci anni relativi anche alla sudditanza della Lega, in generale, e di Bossi, in particolare, nei confronti di Berlusconi e del suo modo di essere un uomo ed un politico sui generis e si avvalora anche l’idea che, in politica, i furfanti, gli imbroglioni, viaggiano sempre in coppia, come i testicoli, sempre appaiati perchè uno regge il sacco e l’altro lo riempie. Si comprende meglio anche la noia di Bossi, il suo appisolamento e la serie dei suoi ripetuti sbadigli di ieri
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, mentre Berlusconi raccontava una delle sue fanfaluche ai suoi complici tra cui, volente o nolente, c’è, appunto, Bossi. QUESTA E’ LA CLASSE POLITICA CHE CI GOVERNA E CHE OGGI HA, ANCORA UNA VOLTA, PER LA 53^ VOLTA, VOTATO LA FIDUCIA A QUESTO GOVERNO DI DILETTANTI ALLO SBARAGLIO DIMENTICANDO QUANTO AVEVA DETTO IERI DANIELE FRANCO, CAPO DELLA RICERCA ECONOMICA DI BANKITALIA IN UN’AUDIZIONE AL SENATO “””IL PESO DELLA TASSAZIONE IN ITALIA E’ ELEVATO SOPRATTUTTO SUL LAVORO. NEL 2010 LA PRESSIONE E’ STATA IN ITALIA SUPERIORE DI QUASI 3 PUNTI RISPETTO ALLA MEDIA DEGLI ALTRI PAESI DELL’AREA EURO E DI 5,4 PUNTI A QUELLA DEL REGNO UNITO. SAREBBE NECESSARIA UNA RIFLESSIONE SULL’OPPORTUNITA’ DI REINTRODURRE L’ABITAZIONE PRINCIPALE FRA GLI IMMOBILI SOGGETTI AD IMPOSTA, IN PARTICOLARE L’ICI. L’ESENZIONE DELL’ICI DALLE ABITAZIONI PRINCIPALI COSTITUISCE NEL CONFRONTO INTERNAZIONALE UN’ANOMALIA DEL NOSTRO ORDINAMENTO TRIBUTARIO “””. Ma si sa che i governi di Berlusconi hanno sempre privilegiato i ladri di Stato, gli evasori fiscali, gli esportatori di capitali all’estero, gli amici degli amici, le cricche e le caste nazionali e locali. Prendendo a prestito Cicerone, ci e gli chiediamo: “””Quousque tandem abutere, Catilina, patentia nostra? Quamdin etiam furor iste tuus nos eludet? Quem ad finem sese affrrenata aictabit audacia?””” . FINO A QUANDO DUNQUE, BERLUSCONI, ABUSERAI DELLA NOSTRA PAZIENZA? QUANTO A LUNGO ANCORA CODESTA TUA FOLLIA SI PRENDERA’ GIOCO DI NOI? FINO A QUANDO SI SPINGERA’ LA TUA SFRENATA INSOLENZA???
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