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Archivi del mese: Maggio 2012
Una parata militare fa già schifo a prescindere. In un momento come questo in cui tutta l’Italia del Nord è in ginocchio buttare a mare tanti soldi per fare sfoggio di una forza e potenza che non c’è è vergognoso. Il Presidente della Repubblica, già responsabile di tanti guai per aver firmato le leggi più ignobili propinategli dal governo Berlusconi e per averci regalato un Presidente del Consiglio che sta devastando la fragile economia nazionale ha detto che la parta del 2 giugno si farà “per la conferma della vitalità e della forza democratica del paese.” Certo ognuno ha della democrazia l’idea che ritiene più congeniale, ma una democrazia che invece di spendere soldi per aiutare le popolazioni terremotate li spende per mandare in giro i carrarmati ai fori imperiali èuna democrazia da operetta. Un altro presidente, Giovanni Leone nell’anno 1976 decise di sospendere la parata del 2 giugno “”per…
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Deturpata a Livorno la targa via Degli ebrei vittime nazismo
Ignoti cancellano parole e la trasformano in ‘via gli ebrei’
LIVORNO, 26 mag – Deturpata a Livorno la targa di via Degli ebrei vittime del nazismo. Ignoti, probabilmente la notte scorsa, hanno cancellato le parole vittime e nazismo trasformando così la dicitura sull’insegna in ‘via gli ebrei’. Sdegno per l’atto vandalico è stato espresso dal sindaco della città toscana Alessandro Cosimi: ”La recrudescenza di sentimenti di questo tipo – ha detto – è incredibile e inaccettabile. È vile chi si accanisce contro una lapide, annullando il suo significato”. La targa, fanno sapere dal Comune, verrà rimossa e sostituita quanto prima. (ANSA, 26 maggio 2012, via “Notizie su Israele”)
E pensare che Livorno è, storicamente, la città più felice per gli ebrei, l’unica, fra tutte quelle con una comunità ebraica, a non avere conosciuto l’infamia del ghetto, forse in assoluto la più…
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Il direttore sociale dell’Asl di Pavia, a lungo dirigente dell’Asl di Lodi, Bergamo e Milano, nel mirino delle critiche per la sua uscita infelice: “Non voleva essere un’affermazione pesante nei confronti di chi ha sofferto”
PAVIA, 26 maggio 2012 – «La differenza fra le torte e gli ebrei? Che le torte quando le metti nel forno non gridano..». Bufera sul direttore sociale dell’Asl di Pavia, Giuseppe Imbalzano, 59 anni, a lungo dirigente dell’Asl di Lodi per poi passare a Bergamo e Milano, che durante un incontro con i rappresentati di Comune e Provincia ha pronunciato queste parole. Subito è scoppiata la polemica, ma Imbalzano, raggiunto ieri in tarda serata al telefono da Il Giorno, si difende: «Quando ho detto quella battuta, le persone hanno sorriso – dice -. Non voleva essere un’affermazione pesante nei confronti di chi ha sofferto ed è stato trattato senza considerazione per la sua dignità umana…
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Secondo la stampa dell’epoca il povero Pinelli dopo Piazza Fontana, “schiacciato dalla colpa” aveva perfino confessato.
Nel frattempo il mostro, il ferroviere anarchico, era già stato sbattuto in prima pagina, prima di essere buttato dalla finestra della Questura di Milano e prima che noi, 43 anni dopo, non si sappia ancora chi è stato.
C’è una precipitazione e un’approssimazione senza senso, eppure antica, nel correre verso la soluzione della bomba di Brindisi, nel mostrar foto, nell’indicare in un uomo qualunque, il mostro, del quale sono arrivati a pubblicare anche l’indirizzo di casa prima di rimandarlo a casa con tante scuse.
La storia d’Italia è troppo nera per non ricordare che Pietro Valpreda, il ballerino anarchico, l’altro mostro, si fece più di tre anni di galera e visse più di dieci anni nell’incubo mentre gli strateghi della tensione restavano e restano nell’ombra.
A Milano quel giorno era caldo, ma che caldo…
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Il governo Monti ha limitato a 1.000€ il tetto massimo per i pagamenti in contanti: e questo ha costretto numerosi pensionati a dotarsi di un conto corrente bancario, con relative spese e commissioni.
Ma non si tratta semplicemente di un favore ai suoi amici banchieri. L’obiettivo vero è aggirare la legge che impone il pignoramento di un importo massimo corrispondente a un quinto della pensione.
Dall’Ottobre scorso infatti, il governo Berlusconi ha concesso nuovi poteri ad Equitalia, tra cui quello di prelevare direttamente dai conti correnti dei debitori. Se un cittadino ha un debito, Equitalia può svuotargli il conto corrente per recuperare l’insoluto: indipendentemente dalla provenienza di tali soldi, e se ci trova 1.000€ preleva quelli.
E’ quanto sta succedendo ad alcuni pensionati che si vedono accreditare la pensione sul conto corrente, e subito dopo vedono svuotarsi il conto, grazie alle mani lunghe di Equitalia. Nel caso di insoluti, Equitalia…
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Sono quattro giorni che seguo on-line le manifestazioni di Chicago contro il G8 e la NATO.
Manifestazioni che chiedono, in modo pacifico e apartitico, una democrazia partecipata, e non una politica in mano ai poteri forti e agli interessi privati; la fine della dittatura della finanza, verso una giustizia sociale possibile, e la sospensione di ogni abuso di potere che leda i diritti inviolabili dei cittadini; la sospensione delle spese militari, a favore di investimenti nella sanità e nella scuola.
Ho raccontato le ultime due notti attraverso le parole degli altri, su Storify.
[View the story “La notte che trema” on Storify]
[View the story “Un altro mondo è possibile? #Chicago2012” on Storify]
L’immagine che mi porto dentro è quella di una città militarizzata e sotto assedio, dove i manifestanti sono stati accerchiati, condotti allo sfinimento, provocati, arrestati senza motivo, picchiati mentre erano armati solo…
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Un regalo miliardario per le grandi compagnie assicurative.
In caso di terremoto, alluvione, o di ogni altra catastrofe naturale, lo Stato non pagherà più i danni ai cittadini. Che, dunque, per vedere la casa o l’azienda ricostruita, avranno una sola strada: ricorrere all’assicurazione ‘volontaria’. Il provvedimento – nero su bianco – è inserito nel decreto che riforma la Protezione Civile e nel quale, tra l’altro, viene confermata la ‘tassa sulla disgrazia’, con un’unica differenza rispetto alle versioni precedenti: le Regioni non avranno più l’obbligo di alzare fino ad un massimo di cinque centesimi l’accise sulla benzina, ma avranno la facoltà di farlo.
In caso di terremoto, alluvione, o di ogni altra catastrofe naturale, lo Stato non pagherà più i danni ai cittadini. Che, dunque, per vedere la casa o l’azienda ricostruita, avranno una sola strada: ricorrere all’assicurazione ‘volontaria’. Il provvedimento – nero su bianco – è inserito nel decreto che riforma la Protezione Civile e nel quale, tra l’altro, viene confermata la ‘tassa sulla disgrazia’, con un’unica differenza rispetto alle versioni precedenti: le Regioni non avranno più l’obbligo di alzare fino ad un massimo di cinque centesimi l’accise sulla benzina, ma avranno la facoltà di farlo.
Quella che doveva essere una norma per riordinare l’intero sistema di Protezione Civile e restituirgli l’efficienza in caso di emergenza che il commissariamento voluto da Tremonti gli aveva tolto, rischia dunque di rivelarsi una beffa per i cittadini. È vero che il provvedimento prevede già un «regime transitorio…
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