Archivi del mese: luglio 2012

chi ha paura di virginia woolf?

Dacchè ho avuto il dono del decifrare i grafemi per tradurli in suoni – sì, insomma, dal momento in cui ho iniziato a leggere 😀 –  ho sempre avuto nei confronti di quel che mano a mano cominciava a costituire il bagaglio di parole utili, una sorta di reverenzialità, di rispetto nei mondi possibili trovati, in quello che è descritto. Immergersi in un libro che racconta di fatti, di persone e di luoghi anche, costituisce il viaggio surrogato, il traslato delle sensazioni ed emozioni che emozionano a loro volta, quasi che per una simbiosi o per un principio di vasi comunicanti, dove posto il lettore in comunanza del leggere, si ha un travaso di sapienza da uno all’altro, con l’effetto che cambiando spesso il lettore, così si augura colui che scrive, cambia anche il senso del passaggio, diversa l’interpretazione e il sentire. In quei romanzi, dove oltre i caratteri si…

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I pensieri deboli dei liberisti forti

I pensieri deboli dei liberisti forti.

il Simplicissimus

Si sarebbe tentati di dire che Marchionne è un caso umano, se per qualche verso non fosse disumano. Ma il vero caso umano o disumano è la classe dirigente italiana che ne ha permesso l’ascesa ai vertici del più grande gruppo industriale italiano pur non avendo alcuna esperienza industriale, lo ha vezzeggiato, esaltato, creduto senza capire che stava portando la Fiat al disastro. O ancor peggio accorgendosene, ma tacendo.

Marchionne non è solo Marchionne, ma un simbolo, una metafora in carne ed ossa del nostro declino, del vivere alla giornata senza progetti o visioni generali. In appena tre anni ci ha presentato un sillogismo che non torna, mentre l’oligarchia del Paese ha continuato a far sì con la testa, come quei cagnolini sul lunotto posteriore di un piccolo mondo ormai antico. Nel 2009 il nostro impegna tutte le risorse Fiat per prendere il controllo di Chrysler, marca in crisi ormai da…

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Frankenstein ha paura delle preferenze

Frankenstein ha paura delle preferenze.

il Simplicissimus

Licia Satirico per il Simplicissimus

Per le carceri italiane è stato luglio il più crudele dei mesi. A pochi giorni dall’allarme lanciato dall’associazione “Antigone” sul sovraffollamento intollerabile, è la Onlus “Ristretti orizzonti” a segnalare l’agghiacciante escalation di suicidi e aggressioni avvenuti nei penitenziari italiani solo negli ultimi trenta giorni: tredici detenuti e tre agenti di polizia penitenziaria, in una Spoon River che è la celebrazione della morte per esasperazione in una stagione più feroce delle altre.
Abbiamo un internato trafitto dalla malinconia di un raggio di sole nell’Opg di Barcellona Pozzo di Gotto, un agente di polizia penitenziaria ad Augusta, raggiunto dai suoi demoni in servizio permanente effettivo. E poi sei detenuti impiccati (l’ultimo a Lecce proprio ieri), altri due agenti di custodia suicidi con la pistola d’ordinanza, un internato dell’Opg di Aversa trasformato in una torcia umana dal compagno di cella, un detenuto morto nel carcere di Siracusa dopo…

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il Simplicissimus

Anna Lombroso per il Simplicissimus

Attivismo instancabile della onlus Alemanno per il recupero e il reinserimento sociale di irriducibili teppisti, incalliti assassini, impenitenti stragisti, delinquenti fuori dal comune ma annessi invece all’amministrazione comunale, restituiti al consorzio civile tramite acrobatica scorciatoia più o meno istituzionale.

È la volta di Maurizio Lattarulo, poliedrico rappresentante di quell’eclettismo delittuoso che combina magistralmente attività malavitose e terrorismo, delinquenza e criminalità politica. Ex Nar, luogotenente dell’estremista nero Massimo Carminati e braccio destro del boss De Pedis, condannato con sentenza definitiva il 6 ottobre del 2000 “in quanto membro dell’associazione a delinquere banda della Magliana”, ‘Provolino’, come era soprannominato dagli esuberanti amici della gang, nel luglio del 2008 viene arruolato dal primo cittadino della Capitale come consulente esterno per le Politiche Sociali. Se ne è accorto sia pure con un certo non lodevole ritardo Giovanni Barbera, presidente del consiglio del XVII Municipio di Roma, che domani invierà…

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Una domenica nello stato di Bananas

Una domenica nello stato di Bananas.

Coppa Italia o due di coppe?

Coppa Italia o due di coppe?.

il Simplicissimus

L’evento politco del mese di luglio è l’approvazione, avvenuta praticamente  sottobanco, del fiscal compact, l’infernale meccanismo che per vent’anni dovrebbe togliere  sovranità di spesa a qualsiasi governo e dunque azzerare la politica, relegandola dentro questioni marginali. Dico dovrebbe perché l’esborso di 50 miliardi ogni esercizio finanziario per ripianare la metà del debito pubblico, unito ad altre obbligazioni europee,  al pareggio di bilancio in Costituzione, a interessi sui titoli di stato più che  triplicati rispetto alla media 2002-2011 e alla caduta dell’economia reale, rischia di far saltare il banco e innescare logiche imprevedibili.

In questo quadro l’altro evento estivo, ossia il groviglio cubista tra le forze politiche del cosiddetto centro sinistra, il puzzle sbagliato che non si incastra mai, da una parte assume un grande e inquietante rilievo sul cammino che porta alla distruzione dello stato sociale, dall’altro può essere considerato come bagatellare, un semplice giochino all’interno della casta per sistemazioni…

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I dividendi della morte: assolti gli assassini d’amianto

I dividendi della morte: assolti gli assassini d’amianto.

Quaderni socialisti

Ha avuto ampio risalto, sui mass media, la morte di D’Ambrosio, mentre il decesso del giudice Barillaro è passato inosservato. Due collaboratori di Falcone morti in due giorni: quando lo scandalo “trattativa stato-mafia” è entrata nel vivo…
 
24 Luglio 2012: Incidente in Africa, muore il giudice Barillaro Il giudice era alla guida di una jeep in Namibia che si è scontrata contro un camion. Si era occupato anche del processo Borsellino ter e dell’attentato a Falcone. 
Barillaro era nato a Reggio Calabria nel 1967. Dal 1996 al 2006 era stato giudice del tribunale di Nicosia (Enna) e consigliere applicato alla Corte assise d’appello a Caltanissetta. Ha redatto, tra le altre, la sentenza nel processo a Mariano Agate e altri 26 imputati nel Borsellino ter relativo alla strage di via d’Amelio e la sentenza 10/03 nel processo a Totò Riina e ad altri sei imputati relativo all’attentato dell’Addaura contro Giovanni…

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Test dodici volte cafoni

Test dodici volte cafoni.

il Simplicissimus

Anna Lombroso per il Simplicissimus

Succede che un novantenne che comincia a temere di non essere immortale, voglia lasciare un’impronta del suo passaggio sulla terra. Succedeva che un tempo erigessero le loro tombe, piramidi o mausolei e in fondo l’ha fatto anche Berlusconi. Oppure che volessero essere ricordati tramite monumenti o cenotafi, come Mitterrand, ma in fondo anche Cacciari che ha ripiegato su un ponte ardito quanto inutile e sdrucciolevole.
Pierre Cardin ha scelto una testimonianza di sé più ardua, una celebrazione più imponente, un dolmen sovradimensionato, un gigantesco obelisco tutto di vetro, con tre torri a vela, alte 250 metri unite da sei dischi, in 60 piani, per la superficie totale di calpestio di 175.000 mq.

Se lo è disegnato lui come una volta disegnava robe manteaux color pistacchio in un delirio mefistofelico e visionario, tre steli falliche in memoria di migliori vitalità e a futura memoria del sarto…

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il Simplicissimus

Licia Satirico per il Simplicissimus

Roberto Scarpinato è un magistrato in prima linea nella lotta a Cosa Nostra, meno conosciuto di altri e forse ancora più implacabile. Impossibile riassumere la sua carriera senza toccare il cuore dolente della storia degli ultimi decenni del nostro Paese: è stato membro del pool antimafia diretto da Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, è stato pubblico ministero nei processi per gli omicidi di Pio La Torre, di Piersanti Mattarella, di Michele Reina e di Carlo Alberto Dalla Chiesa. Ha sostenuto l’accusa nel processo contro Giulio Andreotti, ha condotto indagini sui rapporti tra mafia e massoneria deviata e su mafia e Stato. Ha assunto – tra le altre cose – la direzione del Dipartimento mafia-economia, smantellando patrimoni illegali per miliardi di euro.

Oggi Roberto Scarpinato, procuratore generale presso la Corte d’Appello di Caltanissetta, aspira alla nomina a procuratore Generale di Palermo. Morettianamente parlando, si tratta del…

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IRONICHE VERITA’!

IRONICHE VERITA’!.

Espacio de Liliana

 

Este cuadro es un oleo de Xiaoping Chen:  ARMONIA

  

Desde la antiguedad la gente ha busado respuestas a

 

los interrognates sobre la vida, sobre la relación entre

 

 la existencia humana, la naturaleza y el cosmos.

 

La cultura china, abogaba por el principo: ciclo-hombre,

 

dada la soncronización de ellos.

 

ZHEN- SHAN-REN-(Verdad, Benevolencia, Tolerancia).

 

Estos son los pináculos de las leyes del universo.

 

Fundamento de la moral de los seres humanos, así,

 

como los principios básicos para la libertad y la paz.

 

Las expresiones artísticas sobre el sentido verdadero

 

de la vida, sobre los constrastes de Bondad vs-Maldad

 

Rectitud vs-Perversidad, guían hacia la sabiduría y hacia

 

verdades más elevadas.

 

Las cualidades de la Universalidad, trasciende

 

 el espacio y el tiempo, haciendo obras artísticas

 

que perduren en el tiempo.

 

Los artistas de la “Exhibición…

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il Simplicissimus

“The euro: It can’t happen. It’s a bad idea. It won’t last: US economists on the EMU, 1989 – 2002”. Questo è il titolo di un paper pubblicato nel 2009 dalla Direzione generale della Commissione europea per gli affari e la finanza, diffuso però non per ciò che vi era scritto, ma per dimostrare l’esistenza di una contrarietà Usa nei confronti della moneta unica. La cosa, a pensarci bene, è abbastanza strana, non solo perché vi venivano riportate e ridotte a pregiudiziale contrarietà le opinioni negative di alcuni fra gli economisti più famosi al mondo, ma perché quegli economisti erano gli stessi a cui si era ispirata  tutta la costruzione liberista dell’Europa, compreso il trattato di Maastricht.

Adesso però stanno venendo fuori tutti i problemi posti da meccanismi mal studiati e regole assurde: il sistema europeo sta accumulando sempre più debiti della periferia verso il centro per l’impossibilità della Bce di intervenire…

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Quaderni socialisti

Assemblea dell’ONU 4 dicembre 1972.
“Ci troviamo davanti a un vero scontro frontale tra le grandi corporazioni internazionali e gli Stati. Questi subiscono interferenze nelle decisioni fondamentali, politiche, economiche e militari da parte di organizzazioni mondiali che non dipendono da nessuno Stato. Per le loro attività non rispondono a nessun governo e non sono sottoposte al controllo di nessun Parlamento e di nessuna istituzione che rappresenti l’interesse collettivo. In poche parole, la struttura politica del mondo sta per essere sconvolta. Le grandi imprese multinazionali non solo attentano agli interessi dei Paesi in via di sviluppo, ma la loro azione incontrollata e dominatrice agisce anche nei Paesi industrializzati in cui hanno sede. La fiducia in noi stessi, che incrementa la nostra fede nei grandi valori dell’umanità, ci dà la certezza che questi valori dovranno prevalere e non potranno essere distrutti.”

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il Simplicissimus

La palingenesi, il riscatto, la redenzione. Possono sembrare termini fuori luogo per l’economia eppure li sentiamo e li leggiamo ogni giorno, man mano che la crisi morde più a fondo senza che nessuno sappia davvero cosa fare. Invece hanno un senso, perché profeti, sacerdoti, chierichetti del rito liberista via via che vedono crollare la loro teologia non possono fare altro che appellarsi a un altrove economico, a una terra promessa che verrà dopo l’espiazione. E ci dicono che non abbiamo adorato abbastanza il dio denaro, che non abbiamo avuto abbastanza fede, che non ci sacrifichiamo abbastanza per essa.

A un antropologo non sfuggirà l’analogia con le processioni solenni durante le epidemie di peste con gli incappucciati e i flagellanti: sebbene diffondessero il contagio erano uno strumento di consenso e di riacquisizione di potere psicologico e fideistico dell’ ultramondano dentro il mondo sconvolto. Ovviamente anche noi abbiamo le nostre processioni, i…

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Quaderni socialisti

I tagli del Governo Monti stanno facendo a pezzi lo Stato sociale, i diritti, le speranze di intere generazioni.
-7,2 miliardi per Regioni e Comuni, -7000 posti letto negli ospedali, -10% dipendenti pubblici, e via così… è un’autentica svendita, questa spending review che, tradotta dall’inglese, significa solo: più tagli, più disuguaglianza sociale, meno cure, più sacrifici per lavoratori, studenti, e pensionati (ed ovviamente nessun aggravio per i ricchi).
Mario Monti, uomo della finanza, porta a compimento l’incarico affidatogli ed affonda lo Stato sociale, con la connivenza di istituzioni e partiti che, una volta, si dicevano “di sinistra”, fra cui spicca il PD.
Apriamo gli occhi,  finché siamo ancora in tempo: se non li fermiamo adesso (il decreto legge sui tagli sarà convertito il 31 luglio), per noi e per i nostri figli non c’è più  futuro, se non quello che è capitato ai fratelli greci.

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Tredicesima addio

Tredicesima addio.