Massimo Pizzoglio per il Simplicissimus
Ammetto di non aver mai provato una simpatia viscerale per Michela Vittoria! Brambilla (credo che lei lo pronunci così, con il punto esclamativo).
Epidermicamente mi infastidisce il suo autoimponente presenzialismo, la sua pretesa sensualità (ci ha ammannito autoreggenti e altri dettagli intimi in tutte le occasioni, anche e soprattutto da ministra), il suo animalismo da “matteeenero! mmaccheccariiino!” rivolto anche al cucciolo di scarrafone (salvo poi accompagnarsi con blasonatissimi e pedigreetissimi quadrupedi).
Sulla sua inattività politico-amministrativa molto si è già detto e constatato; sul suo sgomitare per guadagnarsi un posto al sole, ora che il suo idolo (il porcello d’oro?) è in affannata disgrazia, molto ci tocca leggere sulle cronache estive, si sa sempre a corto di argomenti balneari.
E così ci siamo sorbiti la scenetta del grande successo dell’aver ottenuto da Moretti la concessione a far salire i cani sulle frecce rosse (per farli salire…
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