Anna Lombroso per il Simplicissimus
Si autodefiniscono comuni “virtuosi”, quei probi enti locali che presentano bilanci meno sgangherati e bricconi delle varie amministrazioni salite agli onori della cronaca giudiziaria. Verrebbe però da interrogarsi su certe virtù più pelose delle carità. Ve ne sono magari alcuni che si dedicano a lungimiranti e oculati esercizi di risparmio energetico, di razionalizzazione dei servizi. Ma in altri la lezione dell’austerità punitiva ha attecchito come un vizio contagioso, per la perversa tentazione di fare bella figura con chissà che fantasmatica autorità di controllo pronta a dare bei voti ai tagli, più che con i cittadini chiamati a partecipare di questa esibizione di composto sacrificio collettivo.
E si è radicata anche quell’aspirazione di matrice pedagogica, che piace tanto al governo, a educare i cittadini secondo una didattica dimostrativa ed esemplare perché si pentano di chissà che esuberanze consumate nei tempi delle vacche grasse, perché si ficchino…
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