Quale sia la cultura di governo, le radici in cui essa affonda e trae la linfa vitale, lo dimostra quell’anziana e debordante virago di nome Cancellieri che è stata chiamata, non certo a caso, a reggere il ministero dell’Interno. La sua proposta di applicare il daspo, una trovata per contenere la violenza negli stadi, anche alle manifestazioni di piazza non è infatti l’estensione di un semplice strumento tecnico, ma una negazione delle libertà politiche. La stessa Cancellieri, a malincuore, se ne rende e conto e dice che ci sono dei problemi costituzionali, ma il fatto di aver comunque invocato il provvedimento di divieto preventivo di manifestazione per i singoli cittadini, costituisce un invito al governo e al Parlamento a trovare un qualunque escamotage per superare queste assurde difficoltà poste dalla democrazia residuale.
E non ho difficoltà a credere che ci sia tutta la disponibilità a venirle incontro: di fatto la…
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