Anna Lombroso per il Simplicissimus
Dopo Vauro, dopo d’Eramo, anche Rossana Rossanda se ne va. La rottamazione dei padri è più veloce di quella del giornale: anche se in un editoriale la direttrice vuole accreditare un rapporto di causa effetto per i due processi, per convincere la sparuta redazione e i circoli sempre meno convinti della bontà dell’indirizzo politico, che le defezioni siano dettate da disamore, da disaffezione e da disincanto della vecchia guardia verso quel progetto nato nel 1968 di quel quotidiano comunista libertario del quale oggi avremmo tutti un gran bisogno.
Con una spericolata faccia di tolla scrive la Rangeri con lingua biforcuta; il tempo del confronto non è scaduto. Se abbiamo discusso poco sul domani del giornale, sul prodotto che facciamo, discutiamone ancora, impegniamoci ancora di più, nei prossimi giorni e settimane che restano. Lasciando intendere qualche miserabile retroscena di protagonismi, di malintesi familiari, di quelli che…
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