Da qualche settimana assistiamo alle esecrazioni per una eventuale salita in campo di Ingroia, perché un magistrato non dovrebbe… eccetera eccetera. Ma invece si ritiene che Piero Grasso, procuratore nazionale antimafia decisamente debba al punto che Bersani, un vero talent scout al contrario, se lo è accaparrato per cercare di fermare emorragie di voti e soprattutto perché come eventuale ministro della giustizia sarebbe in grado di far calare un silenzio tombale sulla trattativa stato-mafia, almeno per ciò che concerne le telefonate tra Mancino e Napolitano. Non a caso la candidatura ha subito riempito di entusiasmo un personaggio alieno da qualsiasi contatto con la criminalità organizzata: Marcello dell’ Utri. “È sempre stato un magistrato equilibrato. Se volesse sarebbe anche un ottimo politico. Invece Ingroia è un fanatico” dichiareggia lo spacciatore di falsi diari di Mussolini, nonché plenipotenziario per gli affari mafiosi di Berlusconi.
Certo è strano un endorsement del genere…
View original post 410 altre parole