Archivi del mese: febbraio 2013

il Simplicissimus

Napolitano-MerkelTempo fa, prima ancora delle dimissioni di Monti, mi capitò di far notare che anche un cambio della guardia alla guida della Germania – un governo socialdemocratico al posto di quello della destra  – avrebbe cambiato ben poco dal punto di vista dell’atteggiamento tedesco (qui). La Germania si è troppo compromessa nel’utilizzo dell’euro come fattore di compressione di salari e stipendi per poter pensare a un riequilibrio europeo: i soldi dovranno essere spesi semmai sul piano interno per alleviare una dozzina d’anni di stop delle retribuzioni e la diffusione del lavoro precario e/o a basso costo, prima sconosciuto.

Ieri ne abbiamo visto la dimostrazione con le frasi sprezzanti del candidato socialdemocratico Peer Steinbrück e la reazione di Napolitano. Certo per essere rispettati bisogna farsi rispettare e purtroppo un  intero ceto politico che ha ceduto, preso dal panico, a qualsiasi follia richiesta da Berlino e da Bruxelles, ha dato l’impressione di…

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German Chancellor Merkel jokes with Poland's Prime Minister TuskPer capire qualcosa della realtà italiana è pressoché inutile leggere la nostra stampa e men che meno aspettarci dalla lanterna magica televisiva la proiezione di una qualche verisimiglianza. Anni di paradisi di bugie e oggi inferni di bugie ci sottraggono gli elementi fondamentali di giudizio. Così – già questo è tristissimo – dobbiamo aprire Der Spiegel per capirci qualcosa e accorgerci di una cosa che è quasi evidente altrove, ma non da noi: non è l’ascesa di Grillo a mettere in pericolo l’euro come si sussurra, bensì è la crisi dell’euro ad aver creato, assieme all’intollerabile corruzione della classe dirigente, il boom del M5s.

Wolfgang Münchau, editorialista ed editore del Financial Times, uno dei più ascoltati commentatori europei, dice infatti sul più autorevole settimanale tedesco che il vero perdente delle elezioni italiane è la signora Merkel la cui politica anticrisi sta approfondendo in maniera inimmaginabile la crisi. In questo senso…

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Espacio de Liliana

 

TRIUNFO
 
 
Están los que usan siempre la misma ropa.
 
 
Están los que llevan amuletos;.
 
 
los que creen en supersticiones.
 
 
Los que hacen promesas;
 
 
los que imploran al cielo ,
 
Y están los que siguen corriendo
 
 
cuando les tiemblan las piernas
 
 
los que siguen,y siguen, cuando todo parece perdido,
 
 
como si cada vez, fuera la última vez..
 
 
Convencidos de que la vida misma es un desafío,
 
 
sufren pero no se quejan;
 
 
porque saben que el dolor pasa,
 
 
que el sudor se seca..
 
 
Pero hay algo que nunca desaparecerá:
 
 
La satisfacción de haberlo logrado
 
En sus cuerpos hay la misma cantidad de músculos,
 
 
En sus venas corre la misma sangre.
 
 
Lo que los hace diferentes, es su espíritu,

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vico_rosario-anni_50Mariaserena Peterlin per il Simplicissimus

Sono cresciuta con l’Italia che usciva dalla distruzione della seconda guerra mondiale e l’ho amata, senza nazionalismo, per tanti motivi, ma anche perché mi sembrava bella.
Il paese era molto giovane, le città costruivano quartieri nuovi, il paesaggio si innervava di nuove strade a autostrade e viaggiare si faceva entusiasmante; la gente aveva fiducia nel futuro e si impegnava con l’orgoglio di chi si sente utile parte di una società. Il lavoro era faticoso e molte delle successive conquiste sindacali non esistevano ancora. I muratori salivano sulle impalcature senza protezioni e con in testa un cappello fatto di carta di giornale che non riparava che da un po’ di polvere, ma cominciavano ad essere consapevoli di essere soggetti civili e non solo oggetti o strumenti di lavoro. Il medico condotto veniva a visitare a casa bambini, adulti e vecchi; e ritornava a vistarli finché non…

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8189343288dc15a6ba5bb996c63432d8Anna Lombroso per il Simplicissimus

Nei giorni scorsi mi sono concessa un amaro passatempo: stampare i programmi dei partiti del voto utile e delle loro coalizioni, poi mescolare i fogli per confermare il sospetto dell’inesorabile interscambiabilità, della genericità bipartisan, dell’imperio del luogo comune universalmente accettabile. Come in quel gioco di tanti anni fa, il Tubolario, quel tubo di cilindri rotanti ognuno dei quali recava una frase gergale: “La confluenza verso obiettivi comuni, su indicazione della base, presuppone il riorientamento delle linee di tendenza in atto in una visione organica..”, per esempio, che con l’opportuna rotazione contribuiva alla costruzione di un discorso prolisso, vuoto di significato eppure “specialistico”, perfetto de dire senza dire nulla.

E così la sicurezza – interscambiabile con la legalità, l’ambiente, l’istruzione, i beni culturali, l’edilizia pubblica, le foreste, gli animali da compagnia, le differenze di genere – non deve essere più considerata un costo, ma un investimento…

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grillo-ingroiaNevica un po’ dappertutto e per questo a votare ci andrò domani visto che per farlo mi attende una bella cavalcata  di chilometri. Ma vi dirò, questa volta lo faccio di malavoglia, sono tentato di rimanermene a casa per mancanza di stimoli. Come forse qualcuno ha intuito voterò per Ingroia, anche se Rivoluzione civile è tutta da costruire o forse da ricostruire dopo questa nascita di emergenza per far entrare in Parlamento la rappresentanza di una sinistra che ancora non ha abiurato  se stessa o non vuole limitarsi ad essere un brodo fatto col dado per insaporire le immangiabili vivande liberiste. Voterò un neonato, il germe di un pensiero alternativo che per oggi è per certi versi ancora magmatico e per altri cristallizzato in vecchie forme.

Per il resto non vedo proprio a chi dare il consenso. Di certo non al Cavaliere e alla sua banda che hanno fatto dell’Italia…

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lucida-confusioneNegli ultimi vent’anni non si sono inventate parole nuove, spesso alle vecchie si è semplicemente aggiunto il prefisso “post”. Alle volte semplicemente per rendere accettabile l’inaccettabile, come accade per i postfascisti di Casa Pound che sono sempre i vecchi fascisti, anche peggio, ma che con l’aggiunta possono aggirare l’accusa di ricostituzione e ricevere le ricche donazioni del camerata Alemanno o degli altri post sparsi per l’Italia.

Ma assai più spesso il prefisso serve semplicemente a nascondere l’incapacità di definire il nuovo o di inserirlo dentro una più acuta percezione della realtà. Postindustriale, postmoderno, postrivoluzionario, postmarxista  e quant’altro sono in realtà dei vuoti di definizione, denunciano un disorientamento invece che un’elaborazione e un salto di realtà: si riferiscono al prima non potendo comprendere il presente e soprattutto non avendo una progettualità per il futuro come se il tempo si fosse fermato.

Finora tutto questo è rimasto in ombra, spesso volutamente, grazie…

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Napolitano, bandiera il SimplicissimusApriamo i giornali di oggi e subito veniamo colti dal disagio e dalla rabbia che per un giorno si concentrano sulla figura del presidente, ormai emblema dello sfascio italiano. Mentre per la prima volta dopo il medioevo un Papa si dimette per la manifesta impotenza ad affrontare a 85 anni suonati il marcio della chiesa, il presidente della Repubblica, quasi  quasi novantenne sente il bisogno di dire che non farà il bis del settennato e dunque non rischierà di arrivare in carica all’età in cui di solito ci si prepara a festeggiare il centenario e far sapere la cosa attraverso la radio locale: tanti auguri a nonno Giorgio che oggi compie 100 anni attorniato dai suoi nipoti.

Possibile che in un momento drammatico per il Paese, durante un passaggio del Mar Rosso, l’impotenza e la vacuità della politica possa aggrapparsi a un uomo di età veneranda che di certo non…

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corruzioneAnna Lombroso per il Simplicissimus

Ha definito il fenomeno “sconcertante”, il procuratore regionale lombardo, Antonio Caruso, nella sua relazione in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario: «Nel corso del 2012 l’azione della Procura ha riscontrato una serie sconcertante di fenomeni corruttivi e concussivi nella pubblica amministrazione». «Il fenomeno – spiega Caruso – desta viva preoccupazione soprattutto per la sempre più marcata propensione alla `mercificazione del bene pubblico, per l’arricchimento personale, attraverso l’uso disinvolto del denaro pubblico e per gli sprechi non più tollerabili nel sistema generale».
Nel 2012 le amministrazioni lombarde, che hanno subito un danno, hanno recuperato 2,5 milioni di euro. A renderlo noto è stato il procuratore regionale, Antonio Caruso, nella sua relazione in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario della Corte dei Conti a Milano. Inoltre guardando «all’andamento dei recuperi nel periodo 2008-2012, a seguito delle decisioni di condanna definitiva, risultano recuperati dalle pubbliche amministrazioni della Lombardia 17,2 milioni di euro.

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monti-cane-300x223Bella domanda. Triste domanda, perché dopo aver subito per troppo tempo l’avanspettacolo di Berlusconi, ci si trova con un altro personaggio decisamente “unfit”: per motivi diversi da prima , con un canovaccio differente, ma sempre dentro una carenza  di sostanza umana, politica, intellettuale. Le conseguenze di un ideologismo stolido, alieno dalla concretezza salvo quando si tratta di sostenere banche e potentati, le abbiamo viste, così come vediamo l’intenzione di proseguire come un mulo sulla strada intrapresa. La poca trasparenza umana la possiamo toccare con mano con il tradimento di tutte le promesse fatte ai cittadini, a Napolitano e alla stessa carica di senatore a vita. L’essenza del funzionario, dell’esecutore, solo superficialmente nascosta dall’albagia professorale, si mostra tutte le volte che si vede la dipendenza del professore dalla Merkel.

E nemmeno l’intelligenza di non rivelarlo platealmente com’è accaduto ieri quando ha detto che la cancelliera non vuole il Pd al governo…

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4497593957_41d862f8da_zMariaserena Peterlin per il Simplicissimus

C’è in giro un’atmosfera pesante; la faccia spettrale di quello che dice che non si può negare agli elettori il diritto di assistere a un confronto diretto, a tre, in tv la dice lunga. Marginalmente non si è in pochi a notare che il confronto a tre è coerente con la suggestiva e sanguinolenta proposta di tagliare le ali ma non con la par condicio né con un principio di uniformità minima nei confronti degli altri partiti e formazioni in lizza visto che la competizione elettorale vede numerosi partecipanti alcuni dei quali ben piazzati nelle previsioni di voto.

Ma tutto questo ormai sta per finire.

Continueranno invece, oltre la data del voto, la depressione culturale, la crisi del sapere, lo spegnimento degli intelletti così evidenti anche nel nostro paese.

Delle cause s’è tanto detto. Delle responsabilità generiche e piazzate in alto loco anche. Ma non…

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greciaDue giorni fa mi sono preso la briga di tradurre un articolo del Guardian (qui) che denunciava la crisi umanitaria in Grecia provocata dalla Troika, un disastro che l’Europa cerca di nascondere per mettere sotto un tappeto di silenzio i suoi errori. L’Fmi che pure continua a castigare Atene, i suoi errori invece li ha ammessi tramite la penna del suo economista capo, Olivier Blanchard : i calcoli erano sbagliati, l’austerità non paga. E tuttavia anche questa ammissione non cambia sostanzialmente le carte in tavola, visto che le ricette imposte hanno una chiara valenza politica che prende solo a pretesto ambigui teoremi economici.

Ogni giorno questo gioco è sempre più scoperto e tuttavia oggi risalta con maggior nettezza come la luce radente sui bassorilievi: tutti ricordano le parole che la signora Lagarde ha più volte lanciato contro il popolo greco perché non pagava le tasse, in una sorta…

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mqdefaultNell’estate del 2011 l’Ispo rese pubblici i risultati del più icastico e elementare dei suoi sondaggi. Si componeva di due quesiti. Uno, nel quale si domandava: come valuta l’operato del governo finora? Il secondo, invece chiedeva: come valuta l’operato dell’opposizione finora?
Alla prima domanda aveva risposto con una valutazione positiva il 18% degli intervistati contro il 79% dei giudizi negativi. Per la seconda i giudizi positivi erano stati il 13%, quelli negativi l’83%. E poi, un’altra rilevazione, a gennaio 2012, cambiato il governo, convertite le escort in professori, fissava la fiducia nei partiti a 3,8% e quella nel Parlamento all’8,5%, come a dire che meno di un cittadino su dieci “credeva” e si fidava della sua istituzione sovrana. Si, perché incaricati o auto insigniti del compito di costituire il fondamento unico della legittimazione politica, i partiti non erano più riusciti a trattenere i propri mandanti, a mantenere la delega, trasferendo…

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Chained_handsProbabilmente qualcuno si sarà indignato sentendo parlare di che lacrime grondino gli Ipod, Ipad e compagnia jobbante: la mela morsicata è il segno di un peccato di avidità che costringe gli operai della Foxconn di Shenzen  a turni disumani, a vivere in dormitori pieni di topi e scarafaggi, a una disciplina di stile nazista e naturalmente al più assoluto silenzio anche sui suicidi che né le grate alle finestre, né i monaci buddisti chiamati a portare calma, hanno potuto arginare. Indignati, ma insomma visto che dopotutto accade in Cina chi se ne frega, non ci riguarda: per pochi euro sappiamo come scaricare l’applicazione protest and forget.

Ma non si fanno i conti con la realtà del capitalismo di oggi e non sospettiamo come la Cina sia vicina e come certe pratiche molto vantaggiose per quei pochi individui che ne ricavano enormi guadagni, tendano a diffondersi. Comincia a riguardarci invece, eccome…

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Mauro Poggi

Traduco qui di seguito un articolo che riassume lo studio condotto da Mark Weisbrot, Jake Johnston and Stephan Lefebvre sull’Ecuador e i successi economici e sociali dell’amministrazione di Rafael Correa.  Una costante della politica di Correa è stata la lotta per riformare il paese. Molte delle misure adottate sono state recepite dalla nuova Costituzione del 2008, nella quale, tra l’altro, trovano fondamento legale, e non solo di principio, i diritti dell’ambiente.

D’altronde l’Ecuador è uno dei 17 paesi che possono vantare il più alto indice di biodiversità, e i suoi tesori naturali non si esauriscono certo nell’ecosistema delle Galapagos. La vocazione ambientalista di questo Paese ha recentemente portato alla decisione di lasciare intatta la riserva dello Yasuni, nonostante la ricchezza dei sottostanti giacimenti di petrolio avrebbe indotto qualunque altra amministrazione meno attenta a trivellare il territorio in lungo e in largo (cfr Gabriella…

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27175Anna Lombroso per il Simplicissimus

Forse con l’età sto diventando indulgente o credulona, così voglio far finta che il dotto articolo di Guido Crantz pubblicato oggi su Repubblica sia frutto di incantevole e infantile ingenuità. Oppure che abbia maliziosamente riproposto un suo alato intervento, che ne so, del 1996, offerto all’Ulivo di Prodi prima di quel 21 aprile. Perché se non è così, si tratta di un soffietto elettorale risibile e anche, francamente, irriverente per gli elettori, che dovrebbero essere persuasi a quel voto utile là, tramite ferme raccomandazioni: “è essenziale, scrive, che il centrosinistra illustri con la massima chiarezza sino all’ultima ora, sino all’ultimo minuto proposte principali, da quelle fiscali a quelle relative alla crescita. E indichi gli strumenti e le competenze che saranno messe in campo, anche con la delineazione di un possibile governo di altissimo profilo: una “squadra di governo” capace di dare fiducia e speranza ad…

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monti-bersani-napolitano-214130Forse non è strano che un presidente della Repubblica si spogli del suo ruolo istituzionale per fare campagna elettorale, sia pure per interposto Obama: non è strano almeno per un inquilino del Quirinale che non verrà ricordato per le parole dette, ma per quelle che vuol far sparire per sempre. E forse non si tratta solo degli alati parlottii con Mancino, ma anche di altro se è vero che all’inizio della vicenda Mps  pareva molto preoccupato e adesso invece dopo la decisione di criptare gli interrogatori di Mussari, sembra più sollevato. Certo non può più essere in rotta di collisione con il premier visto che Monti della vicenda Montepaschi sa tutto per osmosi bancaria e grazie all’azione di governo per coprire i debiti, è anche evidente che conosceva all’euro lo stato dei buchi.

Bisogna dunque sacrificare un gallo ad Esculapio, dove il gallo è la correttezza istituzionale residuale ed Esculapio il…

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gentilini--330x185Anna Lombroso per il Simplicissimus

Treviso: “…dove Sile e Cagnan s’accompagna”, è una città piena di grazia, in angoli appartati i salici si chinano delicatamente sull’acqua all’incrocio dei due fiumi, accade a volte che si compia il prodigio di Hemingway, vedere passare una vela tra gli alberi. È una città teatro anche letterario e cinematografico dell’opulenza godereccia, dove il cibo e succulento e il vino, anche nei calici dell’osteria, è buono e va giù che è un piacere.
Sonetto dello schivarsi e dell’inchinarsi, è una poesia di Zanzotto, un titolo che si presta a descrivere certe province che combinano riservatezza e conformismo con certe esuberanze pazze dissipate, ubbidienza e ribellione a capoluoghi e capitali ingombranti e arroganti.

Chissà a cosa possiamo ascrivere la disgraziata decisione del vicesindaco leghista di Treviso il tristo e tristemente noto Gentilini, un nome che è un ossimoro, che ha proclamato l’urgenza indilazionabile di far erigere…

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Mauro Poggi

Il presidente Giorgio Napolitano, con la sensibilità istituzionale che lo ha contraddistinto specie nell’ultima parte del suo mandato, ha espresso il suo biasimo nei confronti di chi “dopo 13 mesi di sostegno al governo Monti dà ora giudizi liquidatori sulle sue scelte”, rispondendo alla domanda di un giornalista nel corso di una conferenza stampa a Washington.

Un “no comment” sarebbe stato forse più appropriato.

O almeno, se proprio l’impellenza dell’esternazione non gli consentiva il bel tacer, avrebbe potuto aggiungere un pari rammarico per come Monti, dopo 13 mesi durante i quali non ha lesinato blandizie alle forze che lo sostenevano, oggi è passato alle critiche più severe – dimostrando che il loden non gli è affatto d’impaccio quando è necessario compiere piroette.

Così… tanto per attenersi a quella condizione di terzietà che la sua carica imporrebbe.

(Reuters Italia)                                        Photo

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pianta-semeVerrebbe voglia di andarsene in gita il giorno delle urne, nemmeno di disertare per protesta, ma proprio per disinteresse verso un appuntamento inutile che qualunque risultato dia non farà che congelare il Paese nel vortice di declino e di assurdi sacrifici in cui è stato cacciato per obbedire a logiche di altri Paesi, di altre economie, interessi e mire dentro un’Europa proclamata, ma inesistente. Vittima sacrificale di un’ideologia ormai in agonia che in parte ci viene comminata e prescritta proprio da quelli che la stanno rigettando. Washington docet.

Verrebbe voglia di andarsene in gita, e di attuare così il primo gesto di una disobbedienza civile nei confronti di un mondo al capolinea che tuttavia finge di esistere e per questo fa la voce grossa. Ma invece a votare ci andrò e senza fare calcoli congiunti e disgiunti: voterò senza pensare per nulla a queste elezioni dei morti viventi, ma alle…

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l43-casa-pound-121120160354_bigAnna Lombroso per il Simplicissimus

Qualche tempo fa pur conoscendone l’inutilità, lanciai una petizione per la messa al bando di Casa Pound. Credo sia stata una delle meno “firmate” e me lo dovevo aspettare. Era un momento storico particolarmente favorevole ai cretini e ai codardi, quelli che nascondono la viltà e il perbernismo ipocrita dietro il sipario della tolleranza e dei lumi di Voltaire. E infatti c’era stato tutto uno sfarfallio di Ravere e Sansonetti, impegnati  a impartire lezioni di libertà di pensiero e in questo caso anche d’azione, sulla scia di quell’imperdonabile perdonismo, di quell’incivile revisionismo che offende la storia, ingiuria la verità e intralcia il futuro.

Mai come in questo caso “guai ai vinti” è stato un motto impopolare, per comodità non per magnanimità, per complicità intellettuale non per larghezza di idee. E ad essere vinti, rimossi, proibiti di fatto, cancellati sono stati gli ideali per i quali…

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20130211_berlusconi_vieneAnna Lombroso per il Simplicissimus

Non ho mai visto per intero un film porno, ne avrò incrociato forse qualche inquadratura in emittenti di provincia, rigorosamente in fascia protetta. L’impressione che ne ho tratto è dello spettacolo il più delle volte squallido, quando non ridicolo, di una ginnastica forzata come succede quando si interpretano sentimenti e sensi non conosciuti e probabilmente mai provati, occhi tristi e sorrisi spenti.
Un paio di giorni fa è andato in onda invece uno spettacolino sconcio, ma in fascia non protetta. Un gangster anziano, disturbato, volgare come spesso succede ai troppo ricchi, ha molestato in pubblico un signora, con domande stringenti e intime, con doppi sensi sguaiati, mentre la platea dell’avanspettacolo sghignazzava dandosi gomitate e spronandola a “starci”, suggerendole battute altrettanto rozze e scurrili.

La sensazione non era nemmeno quella dei film porno, era quella di vedersi propinare senza volerlo qui filmati dei “tele amatori”, quelle…

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