Nell’estate del 2011 l’Ispo rese pubblici i risultati del più icastico e elementare dei suoi sondaggi. Si componeva di due quesiti. Uno, nel quale si domandava: come valuta l’operato del governo finora? Il secondo, invece chiedeva: come valuta l’operato dell’opposizione finora?
Alla prima domanda aveva risposto con una valutazione positiva il 18% degli intervistati contro il 79% dei giudizi negativi. Per la seconda i giudizi positivi erano stati il 13%, quelli negativi l’83%. E poi, un’altra rilevazione, a gennaio 2012, cambiato il governo, convertite le escort in professori, fissava la fiducia nei partiti a 3,8% e quella nel Parlamento all’8,5%, come a dire che meno di un cittadino su dieci “credeva” e si fidava della sua istituzione sovrana. Si, perché incaricati o auto insigniti del compito di costituire il fondamento unico della legittimazione politica, i partiti non erano più riusciti a trattenere i propri mandanti, a mantenere la delega, trasferendo…
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