Tempo fa, prima ancora delle dimissioni di Monti, mi capitò di far notare che anche un cambio della guardia alla guida della Germania – un governo socialdemocratico al posto di quello della destra – avrebbe cambiato ben poco dal punto di vista dell’atteggiamento tedesco (qui). La Germania si è troppo compromessa nel’utilizzo dell’euro come fattore di compressione di salari e stipendi per poter pensare a un riequilibrio europeo: i soldi dovranno essere spesi semmai sul piano interno per alleviare una dozzina d’anni di stop delle retribuzioni e la diffusione del lavoro precario e/o a basso costo, prima sconosciuto.
Ieri ne abbiamo visto la dimostrazione con le frasi sprezzanti del candidato socialdemocratico Peer Steinbrück e la reazione di Napolitano. Certo per essere rispettati bisogna farsi rispettare e purtroppo un intero ceto politico che ha ceduto, preso dal panico, a qualsiasi follia richiesta da Berlino e da Bruxelles, ha dato l’impressione di…
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