Non c’è speranza che il sistema politico riesca ad emendarsi. Non con le larghe intese, non con i compromessi al peggio per conservarsi le poltrone e men che meno con i rampolli ottusi di una classe dirigente ormai ereditaria come nel feudalesimo. Il provvedimento anti omofobia da questo punto di vista è un capolavoro: dopo essere stato sterilizzato e reso evanescente per la necessità assoluta di trovare un accordo con gli omofobi del Pdl, ha finito per sancire la diversità assoluta tra cittadini e politica.
Di fatto mentre partiti, organizzazioni sindacali o culturali e chiese potranno impunemente dimostrare apertamente la loro omofobia, la stessa cosa non avverrà per i singoli cittadini. Lo dice chiaro e tondo l’emendamento Gitti, proprio il Gregorio Gitti genero del banchiere Bazoli, che dovrebbe divenire un testo da leggere nelle scuole come esempio insuperato di ipocrisia: «Ai sensi della presente legge, non costituiscono discriminazione, né…
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