Se fosse un film di fantapolitica potremmo considerarlo uno svarione del regista: troppo ovvio, troppo meccanico, troppo artefatto nella sua orologeria: non sarebbe credibile. Ma siamo invece nell’Italia reale e così dopo la grottesca fiducia all’ultimo minuto di Berlusconi ecco che arriva il primo messaggio alle Camere concepito da Napolitano in otto anni. E, non potreste crederlo, ma stimola il Parlamento ad affrontare “con determinazione e concretezza” oltre che “in tempi stretti” la questione del sovraffollamento delle carceri.
Una questione che esiste da quando Re Giorgio è in carica, sulla quale ha speso qualche vivo e vibrante monito, ma mai un messaggio ufficiale che impone una discussione generale e che naturalmente prefigura gli unici strumenti possibili per risolvere il problema “dell’ intollerabile abisso” della vita carceraria che “viola i principi costituzionali”: amnistia o indulto. Se appunto fosse un film, la coincidenza clamorosa e così meccanica tra questo…
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