il Simplicissimus

L’evento politco del mese di luglio è l’approvazione, avvenuta praticamente  sottobanco, del fiscal compact, l’infernale meccanismo che per vent’anni dovrebbe togliere  sovranità di spesa a qualsiasi governo e dunque azzerare la politica, relegandola dentro questioni marginali. Dico dovrebbe perché l’esborso di 50 miliardi ogni esercizio finanziario per ripianare la metà del debito pubblico, unito ad altre obbligazioni europee,  al pareggio di bilancio in Costituzione, a interessi sui titoli di stato più che  triplicati rispetto alla media 2002-2011 e alla caduta dell’economia reale, rischia di far saltare il banco e innescare logiche imprevedibili.

In questo quadro l’altro evento estivo, ossia il groviglio cubista tra le forze politiche del cosiddetto centro sinistra, il puzzle sbagliato che non si incastra mai, da una parte assume un grande e inquietante rilievo sul cammino che porta alla distruzione dello stato sociale, dall’altro può essere considerato come bagatellare, un semplice giochino all’interno della casta per sistemazioni…

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