La commissione Grandi rischi si è detta “disposta ad intervenire” per la vicenda del terremoto del Pollino e anzi il governo ha trovato un buon pretesto dal nuovo evento sismico per invitare i membri della commissione a ritirare le dimissioni date dopo la sentenza de L’Aquila. Ora rimane da capire in che cosa si dovrebbe concretizzare questo magnanimo intervento: non erano forse indignati per la condanna venuta nonostante che i terremoti non si possano prevedere? E allora se non si possono prevedere che cosa debbono intervenire a fare? Vogliono forse andare anche lì a rassicurare sur ordre di Gabrielli? O forse hanno finalmente deciso di mettere in campo quelle conoscenze che furono soffocate al tempo della tragedia aquilana? In effetti è avvenuto proprio questo, perché sfidando il teorema dell’imprevedibilità, avevano previsto che nell’area potesse verificarsi un terremoto di intensità pari al 5,5 della scala Richter.
Già questo ci dovrebbe far…
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